Ora il fuoco punta su Pacentro e la Majella

IL MORRONE IN FIAMME DAL 19 AGOSTO E L’INCENDIO MINACCIA BOSCHI SECOLARI -

Sulmona – Se lo sapesse, la cantante Madonna forse arriverebbe nel paese di origine della sua famiglia – Pacentro – per una danza propiziatoria: naturalmente per avere dal cielo la pioggia. In Puglia la star ha danzato un ballo tradizionale popolare. Da noi dovrebbe invocare gli dei e Giove Pluvio.
Pasre, infatti, che solo la pioggia (ma non è prevista) possa spegnere l’infernale rogo che dal 19 agosto incenerisce il Morrone. Che pure è un a modesta montagna lunga pochi chilometri tra Popoli e la Majella. Neppure alta: non arriva a 1700 metri.
Incombe su Caramanico Terme nel lato pescarese, ma forma una piacevole cortina naturale in Valle Peligna. valle ormai ridotta ad un gigantesco catino pieno di fumo acre e tossico.
Il fuoco sospinto dal vento avanza verso la Majella, e minaccia Pacentro, dove sindaco e abitanti cominciano seriamente a preoccuparsi. E se le fiamme arrivano, chi le ferma? Non certo gli uomini e i loro mezzi, chiaramente inadeguati: altrimenti l’incendio sarebbe stato domato.
Invece marcia oltre che verso Pacentro (ma anche i paesi prossimi), verso i boschi secolari a San Leonardo e sulle pendici della Majella. Luoghi di suprema bellezza, paradisi della biodiversità, santuari della natura che neppure gli abruzzesi conoscono davvero. Non è mai esistita una promozione turistica, tranne un tentativo di 40 anni fa, finito nel nulla. Pacentro non è stata neppure capace di invitare Madonna, che ha ancora parenti in paese. Eppure Madonna nel primo concerto in Italia salutò Pacentro di fronte a milioni di spettatori tv. Forse lassù si vergognavano di lei, chi sa. La mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Poco lontano c’ il bosco di Sant’Antonio, uno dei posti più belli d’Europa. A pensare ai rischi che corriamo si accappona la pelle.
Ma l’incendio del Morrone va avanti. E’ il padrone incontrastato. La protezione civile abruzzese cominci a chiedersi cosa c’è da fare per significare qualcosa, oltre che sigle e colori sgargianti.

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