Abruzzo-Molise: operatori di pastorale “Alle sorgenti dell’Amoris Laetitia”


Mons. Cipollone: “Un Convegno per far comprendere a tutti la vocazione e la grazia del matrimonio”-

Pietracamela – Sarà Pietracamela ad accogliere i partecipanti al Convegno “Alle sorgenti dell’Amoris Laetitia” rivolto, in particolare, agli Operatori di pastorale Familiare delle Chiese di Abruzzo e Molise.

Oggi, nella splendida cornice dei Prati di Tivo, in provincia di Teramo, si aprirà, alle 16.30, la XX edizione del Convegno con i saluti di mons. Bruno Forte, Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana e di mons. Michele Seccia, Vescovo di Teramo-Atri.

“Nell’ultimo decennio, con percorsi triennali – spiega don Sabatino Fioriti responsabile regionale della pastorale familiare – abbiamo affrontato il tema dell’educazione e poi quello degli orientamenti per la preparazione al matrimonio. Quest’anno – continua Fioriti – inaugureremo il terzo triennio dedicato all’Esortazione Apostolica Post-Sinodale “Amoris Laetitia”.

Le riflessioni del meeting saranno guidate da Pietro Boffi, sociologo del Centro Internazionale Studi Famiglia, da Rosanna Virgili, biblista dell’Istituto teologico marchigiano e da mons. Franco Giulio Brambilla, Vescovo di Novara

Interverranno, tra gli altri, i coniugi Peppino e Lucia Petracca Ciavarella, responsabili della pastorale familiare della conferenza episcopale pugliese e Uditori al recente Sinodo straordinario sulla famiglia.

In un cammino parallelo, alla loro portata, il convegno coinvolgerà anche i più piccoli.

“L’appuntamento, oltre alla formazione degli Operatori – aggiunge Mons. Emidio Cipollone Vescovo di Lanciano e delegato Ceam per la pastorale della famiglia – vorrebbe far comprendere a tutti, sempre più e sempre meglio, la vocazione e la grazia del sacramento del matrimonio, che, come dice “Amoris Laetitia” 72, non è una convenzione sociale, un rito vuoto o il mero segno esterno di un impegno. Il sacramento è un dono per la santificazione e la salvezza degli sposi che sono il richiamo permanente per la Chiesa (famiglia di famiglie) di ciò che è accaduto sulla Croce: sono l’uno per l’altra, e per i figli, testimoni della salvezza, di cui il sacramento li rende partecipi. Infine – aggiunge mons. Cipollone a cui saranno affidate le conclusioni di domenica pomeriggio – in virtù dello stesso sacramento, come dice “Amoris Laetitia” 87, ogni famiglia diventa, a tutti gli effetti, un bene per la Chiesa, oltre che la Chiesa essere un bene per la famiglia”.
Lo rende noto l’ufficio stampa della Conferenza episcopale abruzzese.


26 Agosto 2017

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