Diga di Chiauci: Febbo, incapacita’ programmatoria e gestionale
Pescara – “L’invaso poteva essere aumentato di circa due milione di metri cubi di acqua in piu’. Adesso possibili danni al mondo agricolo e turistico”.
Lo afferma il presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale, Mauro Febbo in merito al rischio di sospensione delle erogazione di acqua dalla diga di Chiauci.
“Un problema conosciuto da mesi e nulla e’ stato fatto.
E’ incredibile con quanta superficialita’ – spiega Febbo – viene affrontata un’emergenza di tale portata visto che parliamo di un territorio come il vastese dove e’ fondamentale e indispensabile monitorare l’uso della preziosa risorsa idrica sia per il comparto agricolo sia per il settore turistico sia per la zona industriale di San Salvo. Ho gia’ denunciato tale situazione e, stando almeno all’ultimo verbale del servizio Dighe di Napoli, e’ possibile invasare acqua fino ad un livello di 738 m.s.m., pari a circa tre milioni di metri cubi e con le dovute autorizzazioni e lavori e’ possibile arrivare a 740 m.s.m invasando ulteriori due milioni circa di metri cubi di acqua. Inoltre – continua Febbo – vorremmo anche prendere contezza della situazione delle paratoie, ovvero se sono state, in quest’ultimo periodo, sottoposte alla loro manutenzione straordinaria o revamping tecnologico visto che risultano essere state gia’ installate e collaudate presso la diga. Dall’ultimo mio intervento su queste problematiche evidenziate all’inizio della stagione estiva non ho avuto nessuna risposta e pertanto portero’ il problema all’attenzione sia del Consiglio regionale sia della commissione Vigilanza al fine di evidenziare le responsabilita’. E’ insopportabile che il Consorzio Vastese, dopo tre anni, abbia ancora un Commissario, il quarto, e non un organo democraticamente eletto come le stesse Organizzazioni Professionali chiedono da tempo. Oggi – conclude Febbo – assistiamo ancora ad un vastese in affanno per colpa dalla incapacita’ programmatoria e gestionale della diga da parte del Consorzio di Bonifica Sud non garantendo una idoneita’ tecnico-organizzativa del Consorzio stesso necessaria a superare le prescrizioni impartite dall’fficio tecnico per le dighe mentre la Regione continua solo a promettere milioni di euro attraverso la favola del Masterplan”.
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