Da febbraio 2018 scatta l’obbligo dell’etichetta di origine per la pasta e per il riso
L’Aquila – Nuove norme che interessano tutti i consumatori, ma soprattutto i produttori, nel campo della pasta numerosi e importanti in Abruzzo. La gente chiede di sapere da dove provengono i grani usati, e si augura che la normativa renda obbligatoria questa informazione sulle confezioni.
Da meta’ febbraio sara’ obbligatorio indicare sulle confezioni di pasta e riso, l’indicazione del Paese di coltura, lavorazione e confezionamento.
Lo afferma noto il Mipaf, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali che rende noto della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei due decreti interministeriali, firmati dai ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda.
Entrano cosi’ in vigore i provvedimenti che introducono la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura, nel solco della norma gia’ in vigore per i prodotti lattiero caseari. I decreti prevedono, a partire dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, una fase di 180 giorni per l’adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni gia’ prodotte. Quindi l’obbligo definitivo scattera’ il 16 febbraio per il riso e il 17 febbraio per la pasta. “Da meta’ febbraio – ha dichiarato il ministro Martina – avremo finalmente etichette piu’ trasparenti sull’origine di riso e grano per la pasta. E’ una scelta decisa compiuta insieme al ministro Calenda, che anticipa la piena attuazione del regolamento europeo 1169 del 2011. Il nostro obiettivo e’ dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, rafforzando cosi’ la tutela dei produttori e dei rapporti di due filiere fondamentali per l’agroalimentare Made in Italy. Non rinunceremo a spingere ancora in Europa perche’ questi provvedimenti vengano presi per tutta l’Ue”.
Non c'è ancora nessun commento.