Caldo: agosto con 3,9 gradi in piu’ e pioggia quasi inesistente
LA TEMUTA SCOMPARSA DEL CALDSERONE SUPERFICIALE E’ ORMAI UNA REALTA’ DOCUMENTATA –
L’Aquila – (Foto: il ghiacciaio del Gran Sasso quando c’erano ancora pochissima neve) - Lo scioglimento quasi totale della neve che copriva il ghiacciaio del Calderone, sul Gran Sasso, parla chiaro. I timori che la neve – un tempo detta neve eterna sui libri di geografia – potesse sparire lasciando solo uno strato di ghiaccio sotto la ghiaia, c’erano da anni. Nei giorni scorsi si è avuta la conferma: è rimasto solo ghiaccio spesso alcuni metri, anche quello in scioglimento. Il Calderone non si vede più, anche se ne rimane traccia ma coperta da sassi e detriti. Se ci saranno precipitazioni nevose e temperatura adatta all’ambiente, potrebbe riformarsi, ma gli studiosi sono scettici. Del resto, il Calderone andava riducendosi di anno in anno già da molto tempo.
Agosto bollente in Italia – scrive l’AGI – dove le temperature massime sono sinora risultate superiori di 3,9 gradi la media, mentre le precipitazioni sono risultate in calo del 62,3%, aggravando una crisi idrica di portata storica a livello nazionale dopo un mese di giugno e di luglio particolarmente siccitosi. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade del mese che evidenzia una situazione di criticita’ diffusa sul territorio con nubifragi e grandine che hanno aumentato i danni. Lungo la Penisola la temperatura massima e’ stata superiore alla media di 1,2 gradi a luglio e di 3,1 gradi a giugno mentre le precipitazioni sono state inferiori rispettivamente del 41,6% a del 31,5%, stando alle elaborazioni Coldiretti su dati Ucea. In risultato e’ che sono salite a oltre 2 miliardi secondo la Coldiretti le perdite provocate alle coltivazioni e agli allevamenti da un andamento climatico del 2017 del tutto anomalo che lo classifica tra i primi posti dei piu’ caldi e siccitosi da oltre 200 anni, come dimostra lo stato di difficolta’ dei corsi d’acqua, con il Po che a Boretto ha un livello idrometrico di -2,92 metri mentre lo stato di riempimento dei laghi va dal 42% per il Maggiore al 38,8% per quello di Como e fino al 25,6% per il Garda. Le colture piu’ colpite sono i cereali, il pomodoro da industria, il lattiero- caseario, l’olio di oliva, gli ortaggi ed i legumi. L’allarme riguarda anche il foraggio per l’alimentazione del bestiame con prati e pascoli secchi mentre il caldo torrido ha provocato stress e fatto crollare la produzione di latte.
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