Zona economica speciale: sindaco, strumento riequilibrio
L’Aquila – “Non puo’ esserci sviluppo di una terra se questa viaggia a due velocita’, soprattutto nell’Abruzzo che rischia di scivolare indietro rispetto al resto dell’Italia”. Lo sottolinea Pierluigi Biondi, sindaco di L’Aquila, nel rimarcando che “la lungimiranza della previsione dell’istituzione di una Zona economica speciale (ZES), prevista dal decreto legge 91/2017, rappresenta una grande occasione per cui impegnarsi con visione e strategia compiute e condivise”. Il primo cittadino afferma che “gli sgravi fiscali, sotto forma di credito d’imposta, alle imprese intenzionate a investire nella nostra regione possono e devono incidere in maniera strutturale verso iniziative realmente in grado di generare ricchezza”. “La risposta al riequilibrio dell’Abruzzo potrebbe essere una ZES in Valle Peligna, per esempio – propone il sindaco -, dialogante con il sistema dei fondi del 4% della ricostruzione post terremoto all’Aquila. L’integrazione tra i due sistemi rappresenterebbe lo snodo centrale, contaminante di energia, idee e strumenti economici e di programmazione, capace di suscitare innovazione, vera prospettiva, presente e futuro di speranza. A questo proposito, e a proposito delle proposte gia’ avanzate, e’ bene sostenere il sistema portuale abruzzese, ma forse non la scelta piu’ penetrante. Infatti, finanziare con la ZES una rete di servizi gia’ esistenti piuttosto che utilizzarla per attrarre investimenti produttivi su territori che subiscono un gap oggettivo in termini di sviluppo e competitivita’ porterebbe ad aumentare in maniera smisurata distanze gia’ smaccatamente evidenti”.
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