Incendi: nuovi focolai su versante pescarese del Gran Sasso

Farindola -Meno male che ieri è arrivata la pioggia, altrimenti con l’incendio sul Gran Sasso chi sa come sarebbe finita. Ma non b asta.
Vigili del fuoco e Canadair ancora in azione sul Monte Siella, versante pescarese del Gran Sasso, nel territorio comunale di Farindola (Pescara). In mattinata si sono riattivati due focolai, uno dei quali nei pressi del punto di distacco della valanga che lo scorso 18 gennaio ha travolto l’hotel Rigopiano, uccidendo 29 persone. Ieri sera l’incendio, anche grazie alla pioggia, era stato spento. Nella zona, oltre al Canadair, e’ operativo anche un elicottero. Il rogo era divampato sabato, a causa di un barbecue, nella piana di Campo Imperatore, bruciando prima le praterie e poi la vicina pineta . L’incendio, dopo aver superato la montagna circostante, si era spostato dal versante aquilano a quello pescarese. Sulla vicenda la Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta.
La vicenda del fuoco nel cuore del Parco del Gran Sasso nonostante carabinieri, forestali, guardie del parco, polizia provinciale, vigili urbani, guardie campestri, volontari ambientalisti e schiere di uomini in divisa la dice lunga sulla inadeguatezza dei controlli e della prevenzione. Un bel contributo al deprimente primato italiano in Europa in quanto a incendi boschivi. Ovviamente, il nostro paese è primo fra tutti, incluse Slovenia, Austria, Svizzera, Baviera: territorio molto più boscosi del nostro. Nei quali però gli incendi – specie dolosi – sono molto più rari e comunque finisce sempre in galera il responsabile. Ma in galera sul serio, mia come qui…
Tutta da chiarire, ma forse non lo9 sarà mai , la diceria su alcuni mezzi antincendio che sarebbero rimasti chiusi negli hangar. Prefetti, sindaci, politici, capi e capetti parlino: è vero o è falso? Ogni corpo spieghi come stanno le cose a casa sua. Il battagliero sindacato dei pompieri non ha nulla da dire? Dovrebbe essere in grado di appurare cose del genere e rivelarle.

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