Intervista -Bankitalia, si torna nel quartiere

L’Aquila – Non saranno molti, qualche decina appena di locatari, quelli che ci accingono a tornare ad abitare una parte del quartiere Banca d’Italia. “Fin dai primi giorni – dice il direttore Giovanni Alfieri – la banca ha riservato attenzione al proprio inquilinato in collaborazione con comune, protezione civile, vigili del fuoco per ripristinare le condizioni abitative. Le verifiche di agibilità ad aprile e maggio 2009 hanno dato esiti differenziati da A ad E. Sono stati avviati i lavori per gli alloggi con minore livello di danno”.
Il quartiere è stato enucleato dalla zona rossa?
–Sì e su impulso di comune e protezione civile è stato definito un programma di riconsegna degli alloggi da completare entro aprile 2010.
Pensate sia un sollievo per le esigenze abitative?
–Il programma abitativo consentirà anche di soddisfare le aspettative di molti inquilini del quartiere che hanno più volte sollecitato la banca ad attivarsi per il rientro.
In quali condizioni sono gli alloggi?
–Gli alloggi del quartiere riconsegnati sono stati dichiarati agibili, come da documentazione tecnica ai sensi delle leggi vigenti, in possesso del comune e delle altre autorità. La banca assicura la più ampia assistenza e collaborazione per un fluido riavvio dei rapporti locativi. Il canone sarà riattivato dal mese di marzo.
Fin qui il colloquio con il direttore Alfieri. Restano le perplessità di molti residenti nel quartiere non in relazione a ciò che la banca ha fatto, ma in relazione alle condizioni ambientali. Palazzi pericolanti intorno a quelli che saranno nuovamente abitati, viabilità scomoda e strade senza uscita, assoluta mancanza di negozi . Fare la spesa per una persona anziana sarà un grosso problema, e psicologicamente vivere tra le macerie sarà difficile.
(Nella foto Col: Il tunnel di protezione in via Marrucini)