Anno accademico di particolare solennitÃ
L’Aquila – Come avete letto ieri sul nostro sito, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha partecipato alla cerimonia di apertura dell’anno accademico aquilano, in una tensostruttura a Coppito. Una cerimonia di particolare solennità le cui immagini (di Gianfranco Cocciolone) vi proponiamo come riflessione oggi. Prima di tutto lo scenario, davvero senza precedenti e inimmaginabile solo l’anno scorso. Una tensostruttura. Il ricordo di quel luogo rimarrà a lungo ed entrerà a far parte della storia dell’ateneo aquilano, le cui radici risalgono a secoli orsono. La presenza di Fini, che è la terza carica dello Stato, ha dimostrato e confermato, nel linguaggio rituale e simbolico della politica, la massima attenzione dello Stato verso l’ateneo aquilano, che nonostante tutto conta ancora 20.000 studenti e una storia di prestigio.
Un patrimonio che non si può perdere, e questo è chiaro, ma che non si può neppure sminuire o sottovalutare in qualsiasi ipotesi o progetto di rinascita della città . Restano aperti molti problemi, primo dei quali quello degli alloggi per gli studenti, che hanno mantenuto il loro rapporto con l’Università sicuramente per affezione e stima, ma anche perchè le tasse sono sospese e si spera in un clima di maggiore comprensione da parte di tutti. E’ estinto il fenomeno dell’ospitalità in nero in migliaia di appartamenti (spesso davvero malridotti o fatiscenti), e bisogna sostituirlo con un’ospitalità a prezzo giusto e nei posti giusti.
Irrisolto il problema dei lavoratori precari, che hanno messo in luce ieri la loro situazione. Il comunicato diffuso per e.mail era purtroppo impubblicabile per cause teniche e non è stato diffuso in versione corretta successivamente.
(Nelle foto Cocciolone il rettore di Orio e la tensostruttura di Coppito)
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