Bussi sul Tirino: L. De Petris, pericoloso incendio in discariche tossiche
Bussi – (F.C). “Un incendio si e’ esteso ieri alle discariche altamente tossiche 2A e 2B di Bussi sul Tirino sulle quali avevamo gia’ presentato un’interrogazione parlamentare. Circa 2 ettari di terreno e di falda fortemente contaminate sono stati interessati dall’incendio, come dimostrano le immagini impressionanti diffuse dal Forum H2O”. Lo dichiara la capogruppo di Sinistra italiana al Senato Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto. “Nonostante le nostre denunce, solo recentemente sono iniziati i lavori di copertura in un’area limitrofa a quella incendiata, nella quale si stanno invece ancora approntando le pompe per emungere almeno i solventi piu’ micidiali”, prosegue la capogruppo di Sinistra italiana. “E’ evidente come, nel silenzio e nel disinteresse sia della Regione che del Ministero dell’Ambiente la situazione nella Val Pescara sia ad altissimo rischio per la salute degli abitanti. E’ fondamentale pertanto che sia la Regione che il Ministero si decidano a intervenite con l’urgenza necessaria”, conclude la presidente De Petris. Prosegue Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana: “Siamo molto preoccupati per come continua ad essere gestito il territorio di Bussi che non merita questa profonda disattenzione e superficialita’. A distanza di tanto troppo tempo chiediamo alla Regione e al Ministero di battere un colpo: a nostro avviso non e’ accettabile che il Ministero dell’Ambiente resti silente e che ci si trovi trovi in queste condizioni a 10 anni dal primo sequestro e a 9 anni dalla perimetrazione del Sito Nazionale di Bonifica. Ad oggi – aggiuge – sia la salute dei cittadini sia un futuro di reindustralizzazione serio per la Val Pescara non si vedono. Si sentono solo tante chiacchiere e spot elettorali che sembrano andare in fumo insieme all’incendio. Continueremo a monitorare la situazione sia in Parlamento sia in Regione con i nostri rappresentanti cercando di ottenere risposte concrete per i tanti cittadini che meritano rispetto”, conclude Daniele Licheri.
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