Italia in fiamme: richieste di soccorso anche dall’Abruzzo
L’Aquila – (F.C.). L’Italia continua bruciare per gli incendi. Nel corso della mattinata difatti il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile ha ricevuto 27 richieste di concorso aereo: 7 dalla Sicilia, 6 dalla Campania, 5 dalla Calabria, 3 dalla Basilicata, 2 dal Lazio e una richiesta dall’Abruzzo, dall’Umbria, dalla Sardegna e dalla Puglia. L’impegno dei mezzi dispiegati – 13 Canadair e 7 elicotteri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a cui si aggiungono 6 elicotteri della Difesa – e’ concentrato, al momento e d’intesa con le regioni, “sulle situazioni piu’ critiche”. Dalla Francia poi, come ha annunciato la Commissione Ue, sono partiti altri tre aerei anti incendio per aiutare a far fronte all’emergenza. L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei messo sotto controllo o spegnere, finora, 4 roghi nelle province di Catania, Palermo e Reggio Calabria. “E’ utile ricordare – spiega ancora la rotezione Civile – che la maggior parte degli incendi boschivi e’ causata da comportamenti superficiali o, spesso, dolosi”. Tra i vari ‘fronti’ da segnalare quello dell’area vesuviana con 4 pattuglie dell’Esercito che da stamani sono impegnate nella sorveglianza hanno individuato un nuovo fronte di fiamme sul Vesuvio. Si tratta di un focolaio robusto in una zona boschiva a ridosso di San Sebastiano al Vesuvio, le cui coordinate geolocalizzate sono state inviate alla Sala operativa dei vigili del fuoco e della Protezione civile. Complessivamente, dopo la decisione ieri in prefettura di rimodulare il Reggimento Campania gia’ impegnato da giovedi’ nelle operazioni, sono 48 i militari che monitorano l’area sui 100 che compongono la forza dispiegata da tempo in regione per l’operazione di contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti. Dalle 6 di oggi sono di nuovo in volo i 3 Canadair e diversi elicotteri, e si stanno lentamente facendo progressi nel domare le fiamme dei tre grossi incendi sul vulcano, anche se la situazione resta critica.
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