Progetto 2017 Adopt Srebrenica illustrato a Pescara
Pescara – (F.C.). Un progetto per coltivare un legame diretto fra l’Abruzzo e Srebrenica e commemorare i 22 anni trascorsi dal genocidio che ha avuto come teatro la citta’ bosniaca. La Rete abruzzese per Srebrenica ha illustrato il Progetto 2017 di Adopt Srebrenica, con l’Assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino, Edvige Ricci, cuore e motore della rete abruzzese, Massimo Luciano per l’ANCI Abruzzo, il fotografo Luciano D’Angelo che ha documentato Srebrenica a vent’anni dagli eventi, Stefania Sergiampietri e Domenica Trovarelli in rappresentanza delle Donne in Campo. “E’ necessario ricordare perche’ a livello internazionale la congiuntura non e’ favorevole – dice Edvige Ricci – La fine della guerra balcanica avvenne nel ’95 per intervento pesante di Clinton che chiamo’ gli europei per attirare l’attenzione. Da allora ad oggi non si e’ fatta politica, malgrado i tentativi di comunicazione della situazione al mondo esterno sono stati tantissimi. Pescara sul fronte della sensibilizzazione c’e’ da sempre, quest’anno con il progetto dell’associazione Donne in campo, dalle madri di Srebrenica ha tradotto in pratica l’insegnamento di come si possa essere riconosciute come autorita’ morali e politiche, proponendo un argomento che incarna i valori fondamentali per migliorare la citta’ e sensibilizzare, insieme. Attraverso la coltivazione dei nostri carciofi li’ e l’adozione del loro artigianato nelle fattorie delle donne dell’associazione, il legame nasce, si sviluppera’ e, speriamo, portera’ tantissimo frutto”.
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