Riflessioni – A Masada 2000 anni fa c’era l’acqua, nel Fucino orto d’Italia manca
Seguendo un servizio archeologico in Sperquark di Piero Angela, apprendiamo che nell’antica fortezza di Masafa – presso il Mar Morto – c’erano enormi cisterne sulla sommità della rocca, che garantivano acqua piovana nel cuore del deserto e a 50 gradi di temperatura. Acqua buona e abbondante, tanto da poterne usare anche nelle terme della fortezza.
Nel Fucino, orto d’Italia, torna l’estate e torna la siccità , con il becero coro dei politici uguale da anni e anni. Capace solo di esaltare la loro pochezza e inettitudine.
Ilò Fucino, enorme area agricola nel cuore dell’Appennino, dovrebbe esserci acqua garantita, a disposizione di contadini e allevatori.
Per assicurare l’acqua, dovrebbero esserci invasi dislocati nel territorio, con capacità calcolata, reti di distribuzione e così via. Sembrano discorsi scontati, ripetitivi. Invece sono acconci alla immutabile realtà dell’estate. E ora si torna a parlare di soldi (molti milioni, quindi molti ritardi e ostacoli politico-burocratici), di impegni di questo o quel politico, questo o quell’ente. Come se dovesse cadere manna dal cielo, come se i marsicani dovessero pregare per avere generosi regali e virtuosi vip salvatori della patria riarsa.
Invece è solo una buffonata in perfetto stile abruzzese e anche marsicano. Quanti politici il popolo dei fieri Marsi ha chiamato al redde rationem? Nemmeno uno. E ora si ricomincia con la pantomima della siccità dalla quale qualche indomabile eroe di cartone salverà tutti. Sperando che piova., però…
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