COLDIRETTI, DALL’ABRUZZO A ROMA PER DIRE #STOPCETA
A RISCHIO IL GRANO ABRUZZESE E LE PRODUZIONI TIPICHE – LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE –
Roma – Anche l’agricoltura abruzzese dice #STOPCETA. E lo fa in Piazza Montecitorio in un tripudio di bandiere, cappellini e cartelloni. “Non vogliamo il grano canadese al glifosato”, “No alla carne agli ormoni dal Canada”, “No alla svendita del made in Italy” sono solo alcuni degli slogan usati dai tantissimi agricoltori abruzzesi che questa mattina hanno lasciato le campagne per invadere la Capitale, in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, dove è in corso la discussione per la ratifica del Trattato di libero scambio con il Canada.
Un Trattato che spalanca le porte all’invasione dal paese nordamericano di grano, la principale coltivazione dell’Italia particolarmente diffusa nelle aree piu’ deboli del Paese ma che prevede anche il via libera all’importazione a dazio zero per circa 75.000 tonnellate di carni suine e 50.000 tonnellate di carne di manzo dal Canada dove vengono utilizzati ormoni per l’accrescimento vietati in Italia. Da qui l’iniziativa di Coldiretti denominata #stopCETA e condivisa con un’inedita ed importante alleanza con altre organizzazioni Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch che chiedono di fermare un trattato sbagliato e pericoloso per l’Italia.
E all’appuntamento non poteva mancare l’Abruzzo, da dove gli agricoltori di Coldiretti sono partiti all’alba per arrivanre puntuali con bandiere e striscioni. Con loro anche una folta delegazione di sindaci e assessori con tanto di fascia tricolore e gonfalone dei Comuni, moltissimi dei quali hanno già approvato su richiesta di Coldiretti una specifica delibera per sollecitare Parlamento e Governo ad impedire l’entrata nel nostro Paese del trattato.
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