Meteore di luglio, mica c’è solo San Lorenzo
L’Aquila – La tenera signora che ogni sera alza lo sguardo verso il cielo, buio o stellato che sia, è euforica: “Due ne ho viste, mica una sola per caso. Due, una ieri sera e la seconda la sera prima. Alla stessa ora, quasi…”. Ha visto, come pochi altri, due meteore di luglio guizzare fuori dal buio in direzione nord-nord est. Una diretta verso il mare, l’altra verso Ovest.
Descrive: “Bianche brillanti, con meravigliose scie prima di spegnersi. In silenzio assoluto”.
Sono le meteore di luglio, diversi sciami, uno dei quali in quali si chiama Capricornino. Altri sciami si vedranno, sempre in luglio, e poi ci sarà la notte di San Lorenzo, a metà agosto. Quella più sontuosa e attesa in tutto il mondo, per tradizione. Ma non è l’unica nei cieli estivi. Solo la più nota, diciamo pure trattata alquanto banalmente dai mass media che ripetono sempre le stesse solfe scopiazzate di anno in anno.
Quest’anno gli sciami di luglio hanno dato spettacolo anche in Abruzzo. Molte meteore, alcune grandi. La più grande ha solcato il cielo del Nord Italia settimane orsono.
Se la meteora ha la scia, vuol dire che è più grande e sopravvive all’attrito con l’atmosfera terrestre anche per due o tre secondi. Poi la luce si ingrandisce un attimo e tutto sparisce. La “testa” è scoppiata. Sono spesso bianche, ma qualche volta appaiono colorate, secondo il materiale di cui sono fatte.
Cosa voglia dire il numero delle meteore non si sa, ma si può supporre: mentre la Terra solca quel tratto di orbita , incontra un numero maggiore, una piccola folla di corpi e corpuscoli vaganti e li attira bruciandoli. Un dono del cielo per chi guarda.
Non c'è ancora nessun commento.