Tutte le ignominie che internet svela
L’Aquila – Da Barbara Capannolo riceviamo: “Spett.le Redazione , ma dove sono finiti il senso civico ed il rispetto per chi soffre? C’è chi, il 6 aprile, rideva mentre uomini, donne e bambini morivano sotto le macerie, alcuni proprio per colpa di sciacalli come loro che hanno anteposto i guadagni alla sicurezza degli immobili e, adesso, c’è chi fonda, su Facebook, il gruppo “Stanno franando la Sicilia e la Calabria… FINALMENTE ” che riunisce “quelli che credono che Dio esiste e che stia punendo, con il diluvio, i terroni calabresi e siciliani facendo scivolare le loro terre in mare. Sperando in una pioggia eterna, gli Italiani” . Poveri squallidi vigliacchi che strumetalizzano le tragedie ed i lutti di persone innocenti, chi per rubare e chi per pura autentica ignoranza. Tutti accumunati dalla mancanza di morale, privi del benchè minimo senso di vergogna che li porta a mostrare le loro facce sorridenti su Facebook o a chiedere ipocritamente scusa, solo perché scoperti e non perché pentiti.
Non hanno idea di cosa significhi perdere in un attimo tutto: le persone che si amano, la casa, il lavoro, i ricordi di una vita…
Gente orribile che merita solo il nostro disprezzo, ma che lo Stato deve provvedere a punire e censurare affinchè altri arroganti come loro non possano speculare o gioire pubblicamente sulle tragedie altrui”.
(Ndr) – Purtroppo su internet circolano una serie di ignominie che fanno paura, offendono ma soprattutto rivelano di che pasta è fatta tanta gente che, magari, mostra il visto del perbenismo nella vita quotidiana e magari il rispetto, quello di cui parla la lettrice, lo pretende a gran voce dagli altri. Fa accapponare la pelle tutto ciò, però è bene sapere certe cose, che forse prima si ignoravano o non si ritenevano possibili.
Non c'è ancora nessun commento.