Operazione “Fantomas” Gdf , 6 arresti
Chieti – Un sodalizio criminale dedito ad attivita’ di riciclaggio, truffa, sostituzione di persona e falso e’ stato smascherato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Chieti e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura di Chieti a conclusione di una complessa attivita’ investigativa culminata con l’operazione denominata in codice “Fantomas”. Dieci le persone denunciate di cui sei arrestate (tre in carcere e tre ai domiciliari mentre per altre due e’ stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza) che dovranno – scrive l’AGI – rispondere dei reati di riciclaggio, auto-riciclaggio, truffa, sostituzione di persona, falsita’ materiale, falsita’ ideologica e false attestazioni. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle prime ore di questa mattina, in Abruzzo e nel Lazio. Le indagini sono partite dalla denuncia presentata dai proprietari di un appartamento a Roma dopo aver scoperto che, a loro insaputa, l’immobile era stato venduto a terze persone dall’inquilino al quale lo avevano ceduto in locazione. Il finto proprietario era riuscito perfino a procurarsi tutta la documentazione tecnica/catastale dell’immobile e copia del documento d’identita’ del reale intestatario del bene. Reperito l’acquirente e sostituendosi agli ignari proprietari, l’organizzazione criminale falsificava tutta la documentazione per indurre in errore gli acquirenti alla stipula del preliminare e successivamente alla firma del contratto definitivo di vendita formalizzato davanti all’ignaro notaio. Il prezzo della vendita, pari ad euro 400.000, veniva fatto confluire su 3 conti correnti accesi presso diversi istituti di credito e banche on-line, e da li’ su un conto giochi acceso presso il Casino’ di Venezia, su conti esteri accesi presso il Casino’ Municipale di Nova Gorica (Slovenia) e in parte utilizzato per l’acquisto di lingotti e monete d’oro. Il gruppo criminale avrebbe sfruttato anche la complicita’ di un direttore di banca. Sul conto giochi acceso presso il Casino’ di Venezia erano stati accreditati 200.000 euro successivamente prelevati in fiche e portati all’esterno del Casino’ per essere monetizzati facendone, cosi’, perdere le tracce; per quanto attiene le somme accreditate presso il Casino’ Municipale di Nova Gorica, gli accertamenti, svolti anche in collaborazione del Servizio Interpool, consentivano di identificare compiutamente i componenti del gruppo criminale che, con altrettanti documenti d’identita’ falsi, materialmente avevano proceduto al ritiro delle somme ivi accreditate. Oltre alla falsificazione dei documenti d’identita’ erano state attivate numerose schede telefoniche, intestate ad ignari soggetti per lo piu’ pregiudicati e irreperibili, dedicate a mantenere i contatti tra i membri del gruppo criminale e con le persone truffate.
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