Il “bravo ragazzo” ha sloggiato il centrosinistra dal Comune


L’Aquila – Un paio di anni fa, in tempi non sospetti, si sapeva che tra i sindaci del cratere uno dei più attivi era Pierluigi Biondi, primo cittadino della diruta Villa Sant’Angelo. Chiedemmo al commesso di un negozio, residente in quel paesino, cosa ne pensasse del suo sindaco. “E’ ‘nu bravu quatrano” ci rispose stringendosi nelle spalle.
Vox populi, vox dei.
Biondi è il sindaco dell’Aquila, come vi abbiamo raccontato durante la scorsa notte, ed ha spazzato via, sloggiato il centrosinistra dal Comune. Dopo 10 anni di annunci roboanti, fanfaronate, promesse di miracoli, e anche di momenti drammatici e difficili che il sindaco Cialente ha dovuto affrontare.
Neppure uno dei grandi progetti – tranne la lucrosa impresa dei sottoservizi – è in corso e la maggior parte non sono nneppure partiti. Basti pensare che la città non ha un comune, una cattedrale, il castello, Porta Barete, i portici del centro, una vera rinascita commerciale. Niente. Procede solo Collemaggio, ma solo perché non se ne occupa il Comune…
Il Gran Sasso è fermo, persino il santuario del Vasto è al palo. Tutdto è lento, vischioso, e in pochi arricchiscono e prosperano, spesso nell’illegalità. Due iniziative industriali sono a zero, inclusa la strombazzata Accord. Ma lasciamo andare, p impietoso parlarne oggi.
Biondi ha vinto al ballottaggio, aveva perso al primo turno. Evidentemente il centrodestra ha saputo muoversi e la Meloni può davvero sorridere. Sbiadito, rinunciatario, dissestato il centrosinistra, che ha sprecato un buon personaggio come Di Benedetto.
Ma, ed è una dramma per il centrosinistra che qui ha spadroneggiato per decenni, è la sua storica triade ad essere finita in pezzi. Infatti, se Biondi ha vinto, occorre farsi anche i conti.
Al primo turno hanno votato solo 40.000 aquilani dei 60.000 che potevano farlo. Ieri ha votato un aquilano su due, circa il 50 per cento. Biondi, in termini di consensi, ha solo quelli di una risicata minoranza di aquilani. Gli astensionisti rappresentano la cocente delusione della gente proprio di fronte alla decennale politica di annunci e dichiarazioni dai big di centro sinistra.
A Biondi i nostri auguri: con lui saremo schietti e sinceri, come con gli altri. Magari ci pensi sopra e comprenda che se la stampa parla, qualche volta ha anche ragione.


26 Giugno 2017

Categoria : Politica
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