Cala Lenta: tavola rotonda su rilancio grani antichi in Abruzzo


L’Aquila – (F.C.). Una comunita’ di filiera dei grani antichi che unisca, in un percorso virtuoso, agricoltori, mugnai, panificatori e pastai. Muove i primi passi il progetto lanciato nel corso dell’ultima edizione di Cala Lenta, la manifestazione che ha animato la costa dei trabocchi dal 2 al 4 giugno scorsi, nel corso della tavola rotonda “I grani antichi in Abruzzo: ci sono le possibilita’ per creare una filiera virtuosa?”. L’incontro sui cereali antichi, varieta’ del passato rimaste autentiche e originali, che non hanno subi’to alcuna modificazione da parte dell’uomo per aumentarne la resa (un esempio possono essere la Solina o il Senatore Cappelli), promosso ed organizzato da Slow Food Abruzzo, ha visto una numerosa e qualificata partecipazione di attori della filiera del territorio. Tutti concordi sulla necessita’ di lavorare su una filiera virtuosa dei grani antichi in Abruzzo. Ne hanno parlato, introdotti da Bruno Scaglione, agronomo ed attivista di Slow Food Abruzzo, Antonio Lemme, responsabile commerciale del pastificio Rustichella Spa; Venceslao Ruccolo, presidente dell’associazione panificatori della Regione; Angelo Maria Di Giulio, mugnaio; Nicola Zulli panificatore e pizzaiolo; Michele Raspa agricoltore e fornaio ed Enzo Suriani, agricoltore. Produttori, mugnai, panificatori e pastai tra i principali attori della filiera cerealicola seduti intorno ad un tavolo hanno riflettuto anche sulla possibilita’ i cereali antichi possano rappresentare anche uno strumento efficace per lo sviluppo sostenibile delle piccole comunita’ locali, in particolare per quelle comunita’ per troppo tempo costrette ingiustamente a relegarsi in un’agricoltura marginale, resiliente. All’incontro ha preso parte anche Cinzia Scaffidi, vice presidente di Slow Food Italia, che sottolineando le difficolta’ nella reperibilita’ delle farine di grani antichi e riscontrando la volonta’ degli intervenuti di dare seguito alla iniziativa, ha invitato a ritrovarsi dopo la trebbiatura, per la costituzione di una comunita’ dei cereali antichi in Abruzzo. L’obiettivo e’ proprio quello di avviare un progetto serio di filiera che coinvolgendo tutti gli attori possa contare, non solo su Slow Food Abruzzo, ma anche su altri soggetti attivi su questi temi come per esempio i Gruppi di azione locale (Gal) dei territori di riferimento. “E’ importante incentivare il reinserimento nella produzione e il l consumo dei cereali antiche perche’, oltre a non essere stati modificati geneticamente dall’uomo per ottenerne una maggiore resa, le farine che da essi si ottengono sono per lo piu’ meno raffinate, contengono minori quantita’ di glutine e riducono cosi’ lo sviluppo di intolleranze. Inoltre, risultando piu’ facilmente digeribili, conferiscono al prodotto profumi e sapori che i grani industriali ci hanno fatto dimenticare – ha spiegato l’agronomo Bruno Scaglione, che seguira’ per Slow Food Abruzzo l’ambizioso progetto – Con i grani antichi inoltre si offre un valido contributo a produzioni di piccola scala, incentivando la filiera corta e tutelando, oltre alla biodiversita’, anche valori sociali e culturali di comunita’ ingiustamente ritenute marginali. A beneficiarne saremo tutti, ambiente compreso”.


24 Giugno 2017

Categoria : Economia
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