Diagnosi infertrilità coppia in un giorno
AL POLIAMBULATORIO SISMER PER LA PROCREAZIONE ASSISTITA, TANTI AL PRIMO OPEN DAY
L’Aquila – (com) – “Nell’ambito della fecondazione assistita, le tecnologie utilizzate nel poliambulatorio Sismer dell’Aquila sono assolutamente innovative e ci permettono di fare in un solo giorno diagnosi per capire le cause dell’infertilità della coppia”.
Lo ha spiegato Luca Gianaroli, medico ginecologo e tra i massimi esperti in Italia di medicina della riproduzione, alle tante coppie intervenute oggi nel capoluogo all’open day del nuovo Poliambulatorio di Chirurgia giornaliera e Centro per la procreazione medicalmente assistita (Pma) gestito all’Aquila dalla società Sismer Servizi Abruzzo Srl.
A 20 giorni dall’inaugurazione, la struttura ha aperto le porte alla città in quello che, è stato annunciato, è solo il primo di numerosi incontri anche tematici che verranno convocati periodicamente.
Molti i curiosi intervenuti all’open day, tra le domande più frequenti, sicuramente, se esiste un limite di età nella donna per effettuare la fecondazione assistita.
“Il limite di età è legato alla fine della vita riproduttiva della donna, che non corrisponde, come molti pensano, con l’avvento della menopausa – ha precisato Gianaroli, già presidente della Società italiana della riproduzione – Non esiste un’età fissa, quando le cellule uovo non sono più disponibili in una donna, si può ricorrere alla donazione delle stesse. Noi abbiamo fatto una scelta e, per questa fattispecie, non trattiamo pazienti oltre i 50 anni”.
“Un centro a 360 gradi – ha proseguito il ginecologo – in cui ci occupiamo di analisi e controlli generali e trattamenti più semplici, fino ad arrivare a tecniche molto più complesse come la fertilizzazione in vitro, o al trasferimento degli embrioni”.
“Siamo di fronte a un modo nuovo di fare sanità e non solo – ha aggiunto Giulio Mascaretti, ginecologo e docente di Ginecologia e ostetricia dell’Ateneo aquilano, responsabile scientifico della struttura – Il Sismer vuole essere anche una struttura di ricerca internazionale, un’attività da trasmettere alla popolazione, attraverso una qualità altissima della sanità”.
“Dal punto di vista ambulatoriale il centro è già stato attivato – ha illustrato Maurizio Papale, amministratore del centro Sismer aquilano – mentre l’attività chirurgica vera e propria inizierà nella prima decade di luglio”.
“Oggi per noi è un orgoglio poter essere presenti a dare supporto e delucidazioni ai cittadini su un settore della medicina ancora poco conosciuto”, ha rimarcato.
La struttura si snoda in due grandi aree: quella ambulatoriale e quella chirurgica. La prima è dedicata alle ecografie, alle visite ginecologiche e andrologiche.
Un’attenzione particolare è stata dedicata all’area chirurgica, che vanta tecnologie all’avanguardia e stanze con percentuale di asetticità molto elevata, che garantiscono una qualità efficacia e sicurezza della prestazione.
Fiore all’occhiello della struttura il laboratorio di embriologia, cuore del sistema di procreazione con percentuale di asetticità al 99,97%.
“Un’occasione non solo per far conoscere le strutture e l’organizzazione del centro, parte fondante di una struttura sanitaria che vuole mette al centro un percorso condiviso con il paziente – ha concluso Gianaroli – ma anche un momento per sensibilizzare la cittadinanza su alcune tecniche innovative, come la fecondazione assistita”.
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