CasaPound Italia contro mancato inserimento di Catignano nel cratere sismico
Catignano – (F.C.). Con il terremoto che ha colpito il centro Italia, il piccolo comune di Catignano, in provincia di Pescara, ha subito gravi danni al patrimonio pubblico e privato, ma, nonostante trenta famiglie sfrattate, non e’ stato inserito nel Cratere Sismico. Per queste ragioni, stamani dalle ore 10.30 si terra’ un banchetto informativo in piazza Marconi che vedra’ la partecipazione di CasaPound Italia, presente con uno striscione e volantini che recitano lo slogan ‘Trenta famiglie disperate, da D’Alfonso e PD ignorate’. “Oltre al danno la beffa”, commenta in una nota il responabile provinciale di CasaPound, Mirko Iacomelli, sottolineando come il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso abbia “meschinamente deriso il sindaco di Catignano che gli chiedeva di inserire il suo comune nel Cratere Sismico”. “Un paese in ginocchio – aggiunge Iacomelli – capitolato sotto gli echi di terremoti con epicentri troppo lontani perche’ potesse essere riconosciuto comune terremotato. Gli ultimi dati ci dicono che il 40% degli immobili di Catignano sono inabitabili – quindi soggetti a sgombero – e il 15% dei restanti e’ parzialmente inagibile. Le famiglie sfollate sono trenta, circa cinquanta persone, senza contare i danni a chiese e attivita’ commerciali, compromesse anche a causa del progressivo svuotamento del centro storico. A questi danni va aggiunto il disagio provocato dalla pericolosita’ della strada provinciale che collega Catignano ai comuni limitrofi, con una carreggiata paragonabile a una groviera”. “Questa mattina CasaPound scendera’ in piazza con i cittadini di Catignano – termina la nota – per manifestare principalmente contro il Partito Democratico e i suoi uomini, in primis D’Alfonso, complici del decadimento del paese grazie anche ai tagli decisi dalla Spending Review che hanno aggravato la situazione gia’ di per se’ precaria a causa della cecita’ di questi politicanti”.
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