Convegno oncologico casa cura Canistro
“DECISIVO PER LA PREVENZIONE IL RUOLO DEI MEDICI DI FAMIGLIA” -
Canistro — “Nella prevenzione e cura delle malattie oncologiche, il ruolo dei medici di famiglia è importantissimo, perché conoscono la storia del paziente, possono indicare quali sono gli screening da fare ed esortare la popolazione ad avere uno stile di vita sano, che è la principale prevenzione contro il tumore”.
Lo ha spiegato Gaetano Lanzetta, oncologo di fama internazionale, davanti alla sala gremita, in particolare da medici di base, nel corso del convegno dedicato alle nuove frontiere nella prevenzione e nella cura del cancro, organizzato dall’Istituto traumatologico italiano (Ini) di Canistro (L’Aquila), nella struttura di Villa Alba.
Lanzetta, attualmente medico responsabile di Oncologia medica nella casa di cura Ini di Grottaferrata nel Lazio, ha puntato l’attenzione non solo sui progressi che si stanno compiendo sul fronte delle terapie, ma anche e soprattutto sulla prevenzione delle patologie oncologiche.
“La cultura della prevenzione deve rimanere il caposaldo e deve partire dalle scuole. Lo stile di vita è fondamentale, se è corretto riduce il rischio del 50 per cento – ha aggiunto – Questo significa una dieta ricca di frutta, verdura e carboidrati, limitare gli alcolici e la carne rossa, significa lotta al tabagismo, visto che 20 sigarette al giorno per 20 anni fanno sì che per il fumatore aumenti dell’80 per cento il rischio di tumore”.
Purtroppo, secondo Lanzetta, “si aderisce ancora in modo insoddisfacente agli inviti delle Asl a effettuare screening periodici, come mammografia, pap test e ricerca del sangue occulto. Dobbiamo far passare il messaggio che trovare una malattia in fase molto precoce consente di debellarla. Nella lotta al cancro la cosa più importante è giocare di anticipo”.
In questa strategia della prevenzione e della diagnosi precoce si inquadrano gli investimenti effettuati dalla struttura Ini di Canistro per dotarsi di apparecchiature all’avanguardia.
Il dottor Luigi Azzarri, specialista radiologo, ha evidenziato che “abbiamo una sezione di Rm con apparecchiatura ad alto campo magnetico, da 1,5 Tesla, adatta allo studio delle patologie neuroradiologiche, encefaliche, del midollo spinale e del rachide, nonché addominali e pelviche, mammarie, muscolo-sceletriche e articolari”.
“Inoltre è presente una sezione di Tc (tomografia computerizzata, ndr) multistrato con cui è possibile eseguire studi neuro e toraco-addominale anche con mezzo di contrasto. È infine possibile effettuare con tale apparecchiatura esami di colonscopia virtuale (colon TC) – ha aggiunto – Sono presenti nel reparto di Radiodiagnostica anche un’apparecchiatura Rx telecomandato e due ecografi”.
Tra i tanti medici di base intervenuti il dottor Liborio Caputi, di Avezzano. “Si stanno facendo importanti progressi nella terapia, nel campo dell’immunoterapia e dei farmaci oncologici – ha premesso – ma è importante ribadire, com’è stato fatto oggi, l’assoluta centralità della prevenzione”.
La direttrice della casa di cura di Canistro, Daniela Stati, nel ringraziare la partecipazione dei medici di base al convegno, ha rimarcato “l’importantissimo e fondamentale ruolo di interfaccia con i loro pazienti e le strutture specialistiche dei medici di base”.
“In particolare il medico di base può indirizzare presso la nostra struttura pazienti che abbiano necessità di indagini di secondo livello qualora presentino sintomi o storia clinica di patologie oncologiche o abbiano semplicemente fattori di rischio verso malattie oncologiche meritevoli di interesse diagnostico”, ha concluso.
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