Consumi: Coldiretti, 1 pacco pasta su 3 fatto con grano straniero
Agli abruzzesi, grandi consumatori di pasta e anche grandi produttori, l’argomento deve interessare. E forse ci vorrebbe qualche informazione in più sulle confezioni. Così, tanto per sapere da dove viene il grando usato per gli spaghetti e tutto il resto.
A causa delle speculazioni che hanno fatto crollare i prezzi del grano nazionale sotto i costi di produzione, ormai un pacco di pasta imbustato in Italia su tre e’ fatto con grano straniero senza alcuna indicazione per i consumatori. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della protesta da parte di numerosi agricoltori alle banchine del porto di Bari per lo scarico di un mega cargo con grano canadese proprio alla vigilia della raccolta di quello italiano e quindi – a parere dell’organizzazione – con evidenti finalita’ speculative. Sono ben 2,3 milioni le tonnellate di grano duro che sono arrivate lo scorso anno dall’estero, quasi la meta’ delle quali proprio dal Canada che peraltro ha fatto registrare nel 2017 un ulteriore aumento del 15%, stando alle analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai primi due mesi del 2017. Una realta’ che “rischia di essere favorita dall’approvazione da parte dell’Europarlamento del Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreement) con il Canada che prevede l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato”. Un pericolo anche per i consumatori con i cereali stranieri risultati irregolari a causa del contenuto di pesticidi, in misura tre volte superiore a quelli nazionali, “a conferma della maggiore qualita’ e sicurezza del Made in Italy, sulla base del rapporto sul controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti divulgato l’8 giugno 2017 dal Ministero della Salute”.
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