Il fiume Aterno come una cloaca


Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa: “Gli impianti di depurazione della Gran Sasso Acqua funzionano male ed in alcune località, come Sassa, Pagliare ,Genzano, sono addirittura sprovviste di impianti di decantazione.

Il fiume Aterno è diventato una vera cloaca a cielo aperto, tanto da determinare il divieto di utilizzo delle acque per l’irrigazione dei campi. Alla base del problema dell’inquinamento da salmonella,che si registra da un triennio, ha arrecato ingenti danni all’agricoltura aquilana. Al danno economico agricolo si aggiunge la tassa che viene pagata da tutti i cittadini per la depurazione delle acque reflue che non c’è.
Da quando i livelli di salmonella si sono alzati – spiega Rossi – agli operatori del settore primario, tramite un ordinanza del sindaco Cialente è stata vietata la captazione delle acque dell’Aterno per fini irrigui, ma in tutti questi anni non si è preoccupato di denunciare alle autorità competenti tale disastro ambientale, a tutela del fiume e dei contadini. Non bastava la Montedison ad inquinare le falde acquifere, che subito si è aggiunto anche il fiume Aterno affluente del Pescara per colpa del Sindaco di l’Aquila e del suo aspirante predecessore Americo Di benedetto attuale presidente della Gran Sasso Acqua.


06 Giugno 2017

Categoria : Dai Lettori
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