Rigopiano: “C’e’ qualcuno”, docu Santoro con immagini vf


In tv il 2 giugno con la Rai “C’e’ qualcuno” diventa una testimonianza priva di qualsiasi retorica dell’eroismo civile di cui sanno essere capaci gli italiani piu’ semplici, infilandosi in impressionanti cunicoli mentre incombe sulla loro testa il rischio di una nuova valanga o di ulteriori scosse di terremoto.
Uomini e donne che si sono distinti per “la grande capacita’ di organizzazione, di tecnica e soprattutto la generosa abnegazione”, come ha avuto modo di sottolineare di recente il presidente della Repubblica.
E non a caso la Rai ha deciso di trasmetterlo il 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica, come omaggio a loro, all’Italia migliore. Fino a oggi, uno straordinario documento televisivo sul racconto in diretta di una tragedia era quello di Vermicino, ovvero la morte di un bambino. Rigopiano sara’ ricordato invece perche’ quattro bambini erano tra i tanti da salvare, e i quattro bambini sono stati tutti estratti vivi.
“Un bambino salvato diventa, in quei momenti, tuo figlio. Un adulto morto e’ un parente che ti lascia”, raccontano i vigili protagonisti dei soccorsi. I familiari delle 29 vittime inizialmente avevano protestato per questo progetto, poi l’altro giorno in Rai hanno visto in anteprima il film riconoscendone il valore e il senso del lavoro. “Non deve accadere che la ‘retorica sui valorosi soccorritori’ cancelli i morti, la sofferenza dei sopravvissuti e la ricerca e l’accertamento di eventuali responsabilita’”, ha detto Michele Santoro.
“Questo nostro film non celebra ne’ il potere costituito ne’ gli eroi, celebra i non eroi: i vigili del fuoco che si sono infilati in quei buchi, i sopravvissuti che si preoccupavano piu’ della salvezza degli altri che di loro stessi, e quei bambini che hanno resistito nel buio tenendosi per mano”.


01 Giugno 2017

Categoria : Attualità
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