Rapagnà: Chiodi, l’Ater e la ricostruzione


L’Aquila – Scrive Pio Rapagnà del Movimento Inquilini Mia casa: “Il 15 agosto 2009 veniva emanata l’Ordinanza n. 3803 del Presidente del Consiglio dei Ministri con la quale si rendevano immediatamente utilizzabili 150 milioni di euro “per consentire, in termini di somma urgenza, la realizzazione dei necessari interventi di ricostruzione o di riparazione degli immobili di proprietà dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale pubblica Regionale (ATER)”. Il Presidente Gianni Chiodi, in qualità di Commissario delegato poteva avvalersi, in qualità di soggetto attuatore, proprio dell’ATER Regionale, la quale avrebbe potuto provvedere a realizzare gli interventi necessari “anche” con i poteri “di deroga” della Protezione Civile.
L’ATER, di cui il Commissario Chiodi avrebbe potuto subito avvalersi in quanto ente strumentale della Regione Abruzzo, avrebbe così potuto presentare “l’apposito piano” da sottoporre alla preventiva approvazione del medesimo Commissario-Presidente della Regione, mentre agli oneri derivanti, valutati in euro 150 milioni, si provvedeva nell’ambito della ripartizione di somme effettuate in favore della regione Abruzzo con il “Decreto-Legge Abruzzo”.
Il Mia Casa d’Abruzzo sin dal 14 aprile scorso ha auspicato che la Regione Abruzzo e l’ATER avviassero al più presto possibile il recupero degli alloggi meno danneggiati dal terremoto rendendoli agibili e abitabili, avvalendosi, appunto, delle strutture di supporto di enti strumentali della Regione e di imprese abruzzesi già operanti sul territorio.
Il Presidente della Regione aveva il compito, l’ufficio e il dovere di agire quale Commissario delegato, avvalendosi del competente provveditorato interregionale alle opere pubbliche e, dunque, “anche” dell’ATER Regionale:
perchè non lo ha fatto nei tempi e nei modi richiesti dalla “necessità e urgenza”?
e perchè, pur in presenza dell’emergenza terremoto, all’ATER dell’Aquila è stato nominato un Commissario con i “semplici” poteri della “ordinaria amministrazione”?
Tra l’altro, il Presidente della regione non ha ritenuto opportuno avvalersi dei risultati tecnici e conoscitivi di uno specifico Convegno “pubblico” svoltosi a Pescara nel luglio 2003 proprio sul tema della sicurezza sismica dell’edilizia residenziale pubblica, organizzato dalla Federcasa Nazionale, in collaborazione con quella stessa Azienda Regionale edilizia territoriale d’Abruzzo che la Ordinanza del Presidente del Consiglio n. 3803 del 15 agosto 2009 indica come possibile “soggetto attuatore” che il Commissario delegato Chiodi avrebbe potuto indicare.
La situazione è più grave e più difficile del previsto, e forse il Presidente Chiodi ancora non se ne rende conto: in ogni caso anche lui sarà giudicato dagli atti e dai fatti, che tardano ad arrivare.


17 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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