Agricoltura: Febbo, agire per proroga bandi Psr
Pescara – “Intervenire immediatamente per uno slittamento dei termini dei bandi investimenti del PSR (Piano di sviluppo rurale) altrimenti si rischia di creare un danno irreparabile a un settore fondamentale e strategico come quello agricolo ormai, da tre anni, sotto scacco di una burocrazia assurda e illogica messa in piedi da questa macchina regionale voluta e pensata da D’Alfonso”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo che sottolinea: “E’ assolutamente assurda la decisione presa dalla Direzione Politiche agricole di non concedere una ulteriore proroga di qualche settimana per le misure 4.1 e 4.2 del Programma di Sviluppo Rurale inerenti gli investimenti e l’ammodernamento delle aziende agricole. Si tratta di importanti risorse, pari a 43 milioni di euro, da investire sia nelle attivita’ aziendali (macchinari e attrezzature) sia nella commercializzazione e trasformazione dei prodotti ed eccellenze abruzzesi. Inspiegabilmente la Direzione politiche agricole non recepisce e non accoglie la richiesta di proroga avanzata sia da tutte le Organizzazioni Professionali sia dai professionisti che non riescono a completare le procedure di inserimento sullo specifico portale. Tutta colpa di un sistema troppo farraginoso e artificioso come richiesto nei bandi. Infatti – prosegue il consigliere – si registrano continui rallentamenti e blocchi del sistema che non permettono di agganciare i dati nel fascicolo aziendale da inserite poi nel Business Plan on line oltre al malfunzionamento sulla firma digitale che non offre alcuna garanzia del buon fine della domanda. In questo modo – continua Febbo – moltissime aziende rimangono fuori esclusivamente per cavilli tecnici e burocratici con il pericolo di restituire alla comunita’ Europea le somme messe a disposizioni per gli agricoltori abruzzesi. Dalle informazioni riferitemi da tecnici e aziende risulta che sul sistema per inoltrare la domanda di finanziamento ad oggi sono state caricate solo 120 aziende. Una miseria rispetto alle 1.000 domande preventivate”.
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