Lettere – Dall’acqua al toluene, da dove viene?
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: !Dopo mesi di “si dice”, di smentite, di omissioni, e’ oramai accertato che nei rubinetti che portano acqua nella provincia de L’Aquila e di Teramo ci sono tracce (?) di toluene. Che pero’, buona questa, non inficiano la potabilita’ dell’acqua. Ora, questo toluene, viene utilizzato nei laboratori “del”Gran Sasso per motivi dei quali, a chi beve un bicchiere d’acqua, non puo’ fregare di meno. Che se uno poi lo beva e non crepi subito non toglie nulla alla gravita’ del fatto. E meno male che si continua ancora a parlare dell’Abruzzo come regione piu’ verde d’Europa, con l’acqua aromatizzata al toluene, con i veleni di Bussi finiti dovunque, col gasdotto che attraversa le zone piu’ a rischio sismico del paese, con le trivelle a pochi metri dalla costa dei “trabocchi” e con la procedura d’infrazione della UE per milioni di euro per le discariche.
(Ndr) – Il toluene è un solvente e viene usato nella vernice, dunque probabilmente nei tunnel del Gran Sasso. Non risulta che provenga dai laboratori. Ma dire il vero, non risulta proprio niente e prevale il mistero su tutta la vicenda. Dell’acqua nel versante aquilano finora non si è mai parlato: forse sarebbe opportuno che venissero fornite delle notizie e dei dati.
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