Indagini e clamori ambigui
Troppe cose abbiamo tutti dimenticato, o forse troppo spesso fingiamo di aver dimenticato. Nei clamori elettorali che sempre più tossici alzano polveroni e clamori, adottiamo un po’ di compostezza. Pacatamente ricordiamo che essere indagati non vuol dire essere condannati. Rammentiamo che le accuse vanno dimostrate, non l’innocenza, che è presunta. Sono principi elementari validi nel mondo civile, derivati dal diritto romano e dal mondo anglosassone. E’ comodo per chi ha loschi interessi trascurarli, ma non è civile, soprattutto non è giusto.
La società imbarbarisce e regredisce. Ma non solo economicamente. Nell’animo, se ne ha ancora uno.
PENSIERINO – Sospetti sull’acqua da bere. Mare inquinato. Bandiere blu sempre di meno. E’ così che l’Abruzzo fa turismo. Mentre Marche e Puglia crescono.
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