Palmerini, premio internazionale
E ‘ IL “GAETANO SCARDOCCHIA” 2017
L’Aquila – L’aquilano Goffredo Palmerini è il vincitore del Premio internazionale di giornalismo “Gaetano Scardocchia” riservato alla Stampa italiana all’estero, edizione 2017. Questa la decisione assunta all’unanimità dalla Giuria presieduta dal prof. Giuseppe Di Claudio, che lo ha scelto tra i giornalisti che comunicano l’Italia nel mondo attraverso le agenzie internazionali e i quotidiani, giornali on line, riviste e periodici pubblicati all’estero. A lui andrà l’artistica targa di bronzo realizzata dalla millenaria fonderia Marinelli di Agnone, in Molise, famosa nel mondo per le sue campane. Il Premio vanta la Medaglia del Presidente della Repubblica ed ha il patrocinio del Senato, della Camera dei Deputati, della Regione Piemonte e del Comune di Ostana. “E’ per me un grande onore ricevere un riconoscimento internazionale intitolato ad un gigante del giornalismo, come Gaetano Scardocchia, per l’attività che conduco sulla stampa italiana all’estero. Uno stimolo a fare meglio e di più nel comunicare la più bella Italia con le sue straordinarie meraviglie e singolarità, e tra esse L’Aquila e l’Abruzzo. Grazie di cuore a tutti!” Così Palmerini ha risposto con un post su Facebook alle centinaia di messaggi di congratulazioni arrivatigli da tutto il mondo.
Il giornalista e scrittore abruzzese sarà ad Ostana dal 19 al 21 maggio per le manifestazioni del Premio “Gaetano Scardocchia”, alla sua terza edizione. Le prime due si sono tenute nel 2009 a Madrid e nel 2011 a Berlino. La scelta di Ostana, piccolo Comune di 85 abitanti in provincia di Cuneo e sotto il Monviso, riconosciuto nel Club dei Borghi più belli d’Italia, è dovuta dal fatto che l’ONU ha dichiarato il 2017 Anno internazionale del Turismo sostenibile per lo Sviluppo. Nell’ambito degli eventi del Premio è infatti programmato un Convegno proprio sul tema. Ne saranno relatori Giacomo Lombardo, sindaco di Ostana, Tobias Luthe, docente di Scienze della Sostenibilità all’Università di Coira (Svizzera), Giuseppe Di Claudio, presidente del Centro Studi Terra Molisana, e Goffredo Palmerini.
“Inviato e corrispondente dall’estero di grandi quotidiani, come il Giorno, Corriere della Sera, la Repubblica e La Stampa, di cui fu direttore dal 1986 al 1990, – ha scritto Giuseppe Di Claudio, presidente del Premio – Gaetano Scardocchia sarà protagonista ideale d’un evento in sua memoria che si svolgerà nel Centro Culturale ‘Lou Pourtoun’ di Ostana, storico contesto per manifestazioni di grande rilievo culturale. Partito dal piccolo Molise, Gaetano Scardocchia (Campobasso, 1937 – New York, 1993) riuscì a conquistare le vette della stampa internazionale, meritandosi stima, prestigio e riconoscimenti. Un giornalista di classe e di raro talento, un Molisano per le vie del mondo come amava definirsi”. Vittorio Zucconi così da New York scrisse su Repubblica, all’indomani della prematura morte di Scardocchia:
“[...] Gaetano non è dovuto morire per scoprire che era il migliore di noi. Scardocchia aveva cominciato il mestiere trent’anni or sono, come giornalista d’agenzia. Era poi stato corrispondente estero in Austria e in Germania, per il Giorno [...]. Non c’era stato grande giornale italiano, dopo il Giorno, che non lo avesse voluto contare tra le sue firme: il Corriere, come capo della sua redazione politica a Roma poi come corrispondente a Pechino; Repubblica, che lo aveva avuto come corrispondente da New York. La Stampa ne aveva fatto addirittura il suo direttore, nel 1986 e, alla fine del suo mandato, gli aveva chiesto di essere il suo osservatore di politica estera e di società americana nella sede di maggior prestigio, New York. Non c’era nulla che questo molisano straordinario non sapesse fare benissimo. Non c’è nulla che non abbia fatto benissimo, e sempre con il patema d’animo di non riuscire ad essere all’altezza della misura che lui stesso si imponeva. In quest’epoca di giornalismo vanaglorioso e cialtrone, di schiaffi e di parolacce in televisione, Gaetano Scardocchia era l’eccezione. Era la testimonianza che si può essere grandi, importanti, rispettati anche senza distribuire spazzatura, anche senza avere amici politici, santi protettori, sponsor che tirano la volata. Per questo, ieri pomeriggio su un marciapiede di Manhattan non si è afflosciato soltanto un uomo, che già sarebbe una perdita terribile come per ogni uomo che muore, ma una persona onesta. Un giornalista onesto. Uno di quelli che ti rendono orgoglioso, per una volta, di essere insieme a un italiano e a un giornalista.”
Goffredo Palmerini, vincitore del Premio “Gaetano Scardocchia” 2017, è nato a L’Aquila nel 1948. Per quasi trent’anni è stato amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, più volte assessore e vice sindaco. Lasciata la politica attiva nel 2007, ha iniziato un’intensa attività giornalistica su agenzie internazionali e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono pubblicati su numerose testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. Ha pubblicato i volumi Oltre confine (2007), Abruzzo Gran Riserva (2008) L’Aquila nel mondo (2010), L’altra Italia (2012), L’Italia dei sogni (2014), Le radici e le ali (2016), L’Italia nel cuore (2017) ora in corso di pubblicazione. Numerosi i riconoscimenti ricevuti per la sua attività giornalistica e culturale. Studioso di migrazioni, è componente del Comitato scientifico del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo (ed. SER e Fondazione Migrantes, 2014), per la quale opera è anche uno degli autori. Esponente di diversi enti ed organismi nazionali che operano nel campo dell’emigrazione, è tra i più operosi ambasciatori dell’Abruzzo nel mondo.
Ndr – Questo giornale si onora di ospitare spesso Palmerini, screittore garbato, corretto e colto. Ci uniamo agli auguri che tanti gli stanno facendo.
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