Incompiute, politica e Stato nella vergogna


Mentre nei meandri della politica comunale si tocca il fondo con la vicenda delle intercettazioni sul sindaco, il polverone non impedisce di avvertire pesante come un blocco di uranio il livello desolante di ciò che ci circonda, o forse ormai travolge.
La più sguaiata delle incompiute gabellate dai big e vippetti politici, la commissione parlamentare di inchiesta sul terremoto, svanisce del tutto. Non ci sarà mai, perché non ci sarà forse neppure l’attuale parlamento. Invece di scusarsi umilmente per tanta tracotanza, lo Stato affonda nella sfrontatezza chiedendo indietro i soldi alle famiglie delle vittime. E’ vero che il peggio non è mai venuto, come si diceva un tempo. Ma ci sono dei limiti. A L’Aquila sono stati superati. Ognuno afferra i record che si merita.

PENSIERINO – Le ombre incalzanti assediano il declino, che è inevitabile, ma potrebbe essere meno amaro.
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10 Maggio 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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