Le bufale che fanno male: la videoserveglianza che nessuno ha mai voluto
L’Aquila – Corrado Ruggeri, una vita per l’aeroporto aquilano, ha parlato su questo giornale giorni fa di incompiute che fanno male.
Tra le più dolorose sicuramente la pietosa storia dello scalo aereo aquilano, che mentre l’amministrazione fa fagotto, sicuramente scotta quanto poche altre.
Ma di incompiute che fanno male ce ne sono tante, e come avevamo promesso, ne parliamo nel patetico tripudio di annunci e promesse che si susseguono sui giornali: paroloni e vanterie, ma mai una data – sia pure vaga – che sancisca un impegno preciso.
La videosorveglianza è un’altra incompiuta che fa male. Una bufala autentica, che si trascina da anni e anni.
Ben prima del 2009 L’Aquila era infestata da furti a catena, spaccate, vandalismi, scorrerie ladresche. Potremmo parlare di persone che hanno subito tre furti in casa più quello dell’auto sotto casa. La piaga imperversava, la videosorveglianza mai. Eppure, c’era una ditta – la SPEE – specializzata in impianti di videosorveglianza.- che realizzava in tutta Italia. La ditta era aquilana.
Dopo il 2009, L’Aquila e i dintorni sono stati depredati da bande di ladri giunte da ogni dove. Vi sono casi, a decine, di appartamenti svaligiati tre o quattro volte nella zona rossa e fuori. A centinaia. Vere scorrerie di pirati e ladroni che strappavano via persino infissi, rubinetteria, maniglie, sanitari. Si ricominciò a parlare di videosorveglianza, e siamo ancora a parlarne, farfugliando di sopralluoghi, piani, progetti, soldi: chiacchiere offensive per una città umiliata e vilipesa per otto anni. Una decadenza da medioevo dei primi secoli. Anni neri e tristi, nei quali si sarebbe dovuti ricorrere alle telecamere ad ogni costo. La percezione della sicurezza è ormai a livello zero. Ma si ha ancora la sfrontatezza di vagheggiare faraonici interventi e geniali trovate, senza mai dire quando. Stile tipico di una politica che a L’Aquila ha fatto più danni dei terremoti, nel corso dei decenni. E ancora li fa. La videosorveglianza, in verità , nessuno l’ha mai voluta davvero: altrimenti, si sarebbe fatta. Come è stata fatta ij centinaia di città e cittadine di tutta Italia.
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