Ricostruzione: Struttura di Missione, risultati molto positivi
Santo Stefano di Sessanio – “Come struttura di missione nel mese scorso abbiamo inviato la relazione sull’avanzamento della ricostruzione sul sisma del 2009 al Parlamento. I risultai, non dovrei dirlo io, sono molto positivi, soprattutto nell’ultimo triennio”.
Lo ha detto Giampiero Marchesi, coordinatore della Struttura di Missione, a margine della cerimonia di “posa della prima pietra” di ricostruzione della torre medicea a Santo Stefano di Sessanio. “Dico – ha aggiunto – che come comunita’ di persone che tengono a questo territorio, che lavorano insieme per la ricostruzione a volte ci facciamo troppo prendere dall’ansia giornaliera di lavorare, a volte di contraddirci a vicenda, per arrivare al risultato finale senza mai comunicare a tutti che come comunita’ complessiva, centrale e locale, i risultati li abbiamo conseguiti e forse siamo in linea per conseguirli rapidamente. Comunicare – ha detto sempre Marchese – per far capire che non solo ce se la puo’ fare ma che ce se la sta facendo. La cerimonia di oggi e’ importante, quando si apre un cantiere e si restaura un monumento e’ una cosa importante di per se’ ma i monumenti non sono solo belli dal punto di vista culturale ma sono anche delle risorse e proprio sotto questo punto di vista, il lavoro per le amministrazioni locali non e’ finito con il restauro ma continua perche’ bisogna valorizzarli e far si’ che come risorse producano reddito e valore aggiunti e qui ci sono tutte le condizioni per farlo e con le risorse per lo sviluppo stiamo lavorando anche per questo”. Il coordinatore della Struttura di Missione ha poi auspicato “un sistema di regole piu’ omogenee piu’ certe che consentano di operare con maggiore sicurezza tutti quanti”. Secondo Marchese, infatti risulta “complessa la normativa che si e’ accumulata sull’attivita’ di ricostruzione, forse si poteva fare meglio, forse inevitabilmente, questo rende meno incisiva l’opera della ricostruzione perche’ comporta un’azione di interpretazione di confronto reciproco su quello che si puo’ fare”.
Non c'è ancora nessun commento.