Cialente respinge le dimissioni di Pelini
PROBLEMI POLITICI IN COMUNE ANCHE AD UN PASSO DALLA FINE -
L’Aquila – Ho comunicato a Fabio Pelini che respingo le sue dimissioni. Lo ringrazio per la sensibilità dimostrata nel riconsegnare le deleghe, con la motivazione di non condividere più le scelte che Rifondazione comunista ha assunto nei confronti della nuova campagna elettorale. Al di là delle valutazioni più che positive del grande e difficile lavoro che egli ha svolto in questi anni, con estrema lealtà, correttezza ed onestà, respingo le dimissioni soprattutto per una continuazione politica. La presenza in giunta e nella maggioranza di Fabio Pelini e di Rifondazione comunista ha significato il ruolo fondamentale di una delle diverse sensibilità politiche dello schieramento “ulivista” che ha guidato la città in questi dieci anni, con grande successo. Io sono convinto che in Italia le diverse forze e sensibilità culturali che si riconoscono fondamentalmente nei valori di fondo dell’uguaglianza, della solidarietà e della giustizia sociale siano le uniche che, tra loro alleate, possono guidare le collettività a tutti i livelli, in questa difficilissima fase storica in Italia e in Europa. Anche se solo per qualche settimana non voglio privare la guida della città di questa sensibilità. Colgo questa occasione pe ringraziare tutte le compagne e i compagni di Rifondazione comunista per il lavoro di questi anni ed è per questo motivo che, con la lealtà ed il rispetto che ha sempre contraddistinto il mio rapporto con loro, esprimo profonda tristezza per il fatto che abbiano deciso di abbandonare una coalizione che governerà ancora questa città e nella quale avrebbero trovato, ancora una volta, la possibilità di giocare un ruolo paritario, necessario e utile alle aquilane e agli aquilani.
(Ndr) – La nota diffusa dal sindaco fa parte di rituali politici davvero polverosi e a formalismi che la gente non capisce. I problemi politici sono del tutto indigesti per i cittadini, tanto più a 40 giorni dal voto comunale. Stanno per sparire dalla scena e ancora hanno fiato per berciare. Beati loro: La gente comune non ne può più. Forse in questi atteggiamenti criptici sta la causa della lontananza dei cittadini dai palazzi: sono incomprensibili, oppure davvero non c’è nulla da comprendere…
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