Trasparenza, si corre ai ripari (tardi) e Cialente inventa la banca data dei lavori


L’Aquila – QUATTRO CONSIGLIERI – Verificare la trasparenza nella gestione dei fondi stanziati per l’emergenza sisma. È questo il contenuto di una mozione, presentata oggi dai consiglieri Fabio Ranieri, Antonello Bernardi, Giuseppe Bernardi e Vito Albano, che verrà discussa in consiglio comunale. Il documento, se approvato, impegnerà il sindaco e la giunta “a richiedere ufficialmente alla Protezione Civile e al Commissario di Governo per la ricostruzione Gianni Chiodi l’elenco dettagliato delle ditte impegnate, a qualsiasi titolo, nei lavori effettuati all’Aquila dopo il 6 aprile, tramite affidamenti diretti, appalti o gare gestite dalla Protezione civile in regime di emergenza, nonché di tutti gli incarichi e consulenze professionali richieste dalla stessa”.
Si chiede inoltre di accertare “il tipo di lavori o servizi svolti dalle suddette ditte e l’esatto importo degli stessi, con l’elenco puntuale di tutti gli eventuali subappalti intervenuti e delle ditte beneficiarie, nonché dell’ammontare delle donazioni e relativo utilizzo”. Tutte le informazioni dovranno essere rese pubbliche e accessibili, sulla base della mozione, anche tramite pubblicazione sul sito internet del Comune dell’Aquila.
“Considerato – spiegano i consiglieri proponenti – che dalla drammatica notte del 6 aprile più di un miliardo e mezzo di euro, pubblici o frutto delle donazioni, è stato utilizzato per l’emergenza sisma dal Dipartimento di Protezione civile, e dato che le notizie che emergono dall’inchiesta relativa agli appalti per il G8 alla Maddalena pongono più di un interrogativo sulla gestione degli interventi, con le deroghe consentite in situazioni di emergenza, il conseguente sentimento di preoccupazione e di indignazione esige risposte concrete e non solo belle parole di rassicurazione”.
“ Visto che dalle stesse intercettazioni – proseguono i consiglieri – emergono con chiarezza interessi legati agli interventi post sisma di veri e propri sciacalli, che già dalla notte del terremoto ridono pregustando gli affari legati all’emergenza, e considerato che la Commissione di garanzia per il controllo legale e contabile non si è in realtà mai riunita, per ammissione dello stesso presidente Salvatore Nottola, c’è la necessità di ripristinare la piena fiducia dei cittadini nel lavoro delle istituzioni attraverso atti concreti”.

CIALENTE – Oggi in tv il sindaco Cialente è andato ancora oltre. Ha sostenuto la necessità di istituire una banca dati in cui compaia la “fotografia” di ogni lavoro finanziato per la ricostruzione, con il n ome dell’impresa, i suoi dipendenti, i fornitori e così via. Una sorta di schedatura che ci pare davvero una tardiva idea, visto che si sarebbe dovuto in partenza produrre qualcosa del genere. Che ci sarebbero stati tanti lavori e tanti protagonisti, infatti, non è certo una scoperta dell’ultima ora. Ma la politica, per salvare la faccia, non esita a servire minestre riscaldate e ideone che sono solo ideuzze peraltro scontate in partenza.


16 Febbraio 2010

Categoria : Cronaca
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