La sorpresa dell’Aquila a Mario Fratti
La festa a sorpresa che L’Aquila regalò a Mario Fratti per il suo 80° compleanno
Gli eventi del 5 luglio 2007, preparati dalla Municipalità per uno dei suoi figli più illustri al mondo -
di Goffredo Palmerini –
L’AQUILA – Ho un rapporto di fraterna amicizia con il grande mio concittadino Mario Fratti. Da quando poi gli impegni miei come amministratore civico a L’Aquila – lo sono stato per circa 30 anni – nel 2007 sono cessati, ho avuto anche possibilità di frequentarlo più assiduamente, venendo a New York quasi ogni anno. E’ singolare come nel rapporto personale con Mario non sembri esserci differenza d’età, benché egli di anni ne abbia oltre 20 di più, tanta è la sua curiosità intellettuale, la giovinezza interiore, la voglia di vivere bene la vita ogni giorno. E’ la sua straordinaria “ricetta” di lunga vita, appassionato negli interessi culturali e attento agli altri, sempre in difesa di chi soffre, degli ultimi. Mario ha una profonda compassione per il mondo, per l’umanità, per chiunque egli incontri.
Voglio però raccontare, visto che prossimo è il suo 90° genetliaco, la sorpresa che la sua città natale gli volle tributare il 5 luglio 2007, nel giorno del suo 80° compleanno. Era venuto a festeggiarlo a L’Aquila, con i suoi familiari. Gli avevo solo accennato che ci sarebbe stata in suo onore una “piccola cerimonia” in Municipio. Lo andai a prendere in albergo, quella mattina, intorno alle 9 e mezza. Facemmo un giro nel meraviglioso centro storico della città, ancora non devastata dal terremoto, e un po’ prima delle 11 ci avviammo verso Palazzo Margherita d’Austria, sede del Comune. Sapeva d’incontrare il sindaco, on. Massimo Cialente, che voleva fargli gli auguri per i suoi 80 anni. Il sindaco, peraltro, era figlio d’un suo amico di giovinezza.
Successe, invece, che Mario venne accompagnato nell’Aula consiliare. Gli andò incontro il sindaco per accoglierlo. Lo fece sistemare al centro dei banchi riservati alla Giunta, nel suo scranno, egli accanto a Mario, e all’altro lato Stefania Pezzopane, all’epoca presidente della Provincia dell’Aquila e presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo, ora Senatrice della Repubblica. L’Aula era colma, negli scranni gli assessori, i consiglieri comunali e le Autorità della città, capoluogo della regione Abruzzo. Pieni i posti destinati al pubblico: tutti i familiari di Mario presenti, gli amici di gioventù, i suoi tanti estimatori, gli appassionati del teatro. La Municipalità aveva affidato a me l’intervento iniziale per illustrare il profilo biografico di Mario Fratti, i suoi successi, il suo talento di autore per il teatro. Seguirono i discorsi del sindaco Cialente e della presidente Pezzopane, che gli resero omaggio offrendogli una Targa d’argento e doni che esaltavano l’onore della Città e della Provincia dell’Aquila nel festeggiare l’80° compleanno di uno dei figli più illustri, conosciuto in tutto il mondo come drammaturgo insigne e fecondo.
Mario ne fu commosso. Pensava che la sua sorprendente giornata finisse con quella cerimonia. Fu invece sorpreso nell’apprendere che a sera ci sarebbe stata un’appendice più congeniale alla sua vita. Infatti, il Teatro Stabile d’Abruzzo – uno dei 17 Teatri pubblici riconosciuti e finanziati dallo Stato – aveva per lui approntato uno spettacolo: una lettura scenica di brani tratti del dramma frattiano “Cecità”, interpretata dagli attori Edoardo Siravo e Vanessa Gravina. Il Teatro comunale era pieno in ogni ordine di posti. Intensa l’emozione del pubblico, quella sera. Manifesta la felicità di Mario quando, a spettacolo finito con un lungo applauso, egli salì sul palcoscenico a congratularsi con gli attori, con il direttore del TSA, Federico Fiorenza, a ringraziare la sua Città, le Autorità cittadine, tutti gli Aquilani per la straordinaria sorpresa che gli avevano riservato.
Ovazione finale al suo discorso di ringraziamento. Il pubblico tutto in piedi, diversi minuti di applausi. Mario, ma anche il pubblico, pensava che la serata fosse finita lì. Invece… Mentre tutti s’apprestavano a lasciare la platea, i palchi e il loggione, sorprendentemente il sipario s’apriva di nuovo per lasciare entrare un’enorme torta con 80 candeline accese. E mortaretti scintillanti e scoppiettanti, a festa. E tante bottiglie di spumante augurali. Oltre 500 concittadini aquilani festeggiarono con Mario Fratti il suo compleanno, nel luogo suo più naturale ed amato: il Teatro. Molte volte Mario ha parlato di quel suo memorabile compleanno, nella sua amata Città, nella sua terra d’Abruzzo. Un amore così profondo e intenso per L’Aquila, il suo, che solo quello che ha per New York può stare alla pari. Da allora più volte mi ha confidato, pur tra tante soddisfazioni e riconoscimenti che gli sono stati tributati – in America, in Italia e nel mondo intero – per il suo talento creativo, che la più bella giornata della sua vita è stata quel 5 luglio del 2007 a L’Aquila. Di gioie simili spero ne abbia tante altre ancora il nostro grande Mario!
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