Atri’: 800 mila euro per endocrinologia
L’Aquila – “Nel dibattito pubblico di questi anni sull’ospedale ‘San Liberatore’ di Atri e sul suo ruolo nell’offerta sanitaria del futuro, a lungo ostaggio di notizie vaghe ed imprecise diffuse dalla politica locale, apertamente o sotto pseudonimo, uno dei pezzi forti nel repertorio era l’imminente perdita di un’importante specialita’ del presidio atriano: quella dell’Endocrinologia. Se avessero avuto ragione gli animatori di questo acceso dibattito oggi l’esperto dottor Raggiunti, che da anni guida questa efficiente Unita’ Operativa Complessa, avrebbe cessato gia’ da anni di operare presso il ‘San Liberatore’, e di macinare, un anno dopo l’altro, risultati piu’ che lusinghieri”. Ad intervenire e’ il consigliere regionale Luciano Monticelli. “Per fortuna – sottolinea in una nota – le chiacchiere sono chiacchiere, e i fatti non ammettono interpretazioni controverse. Alla fine del 2015, di fronte a una momentanea difficolta’ del reparto, ci fu chi parlo’ di chiusura imminente; l’allora Commissario Regionale alla Sanita’ Luciano D’Alfonso provvide urgentemente a sbloccare le assunzioni a tempo determinato, e consenti’ cosi’ all’Unita’ del dottor Raggiunti di riprendere il lavoro a pieno ritmo. Anzi: le attivita’ ripresero con un tale slancio che a gennaio 2017, tirando le somme dell’anno appena trascorso, ci si accorse che il 2016 per le attivita’ dell’Endocrinologia atriana era stato un anno record, con piu’ di 25.000 prestazioni (mille in piu’ che nel 2015) e una mobilita’ attiva oltre il 30%. Oggi a questo quadro gia’ positivo si aggiunge un altro elemento importante, di cui e’ possibile leggere sui giornali: la Asl di Teramo, con una delibera datata 27 aprile, ha deciso un importante investimento di 800.000 euro, per dotare il reparto di spazi pienamente a norma e finalmente adeguati al numero di prestazioni che svolge, che e’ notevole e in continua crescita”.
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