5G, un colpo d’ala (almeno speriamo…)
L’Aquila – Il convegno sulla tecnologia nota come 5G, che in breve tempo cambierà il mondo evoluto, per L’Aquila è stato un colpo d’ala. Guardando lontano, si è usciti dalla solita retorica vuota della città che tornerà a volare. Messe in archivio frasi fatte e scontate vanterie di politici e politicanti di ogni risma, si sono sentiti, una volta tanto, manager, esperti, tecnici, cervelli e imprenditori di quelli capaci di girare pagina e di prendere le redini dei cambiamenti reali.
Per onestà intellettuale, occorre riconoscere che davvero si è parlato di smart city e di orizzonti molto ampi.
Con altrettanta onestà intellettuale, però, occorre rimanere scettici, o meglio prudenti, senza illusioni. Occorre che le promesse diventino impegni, che le cose avvengano dove debbono avvenire, che sdiano date scadenze e assunti ruoli e responsabilità . Una volta tanto, occorre dire cosa avverrà ma più ancora quando avverrà .
La politica aquilana dal 2009 ad oggi è stata costruita sugli annunci, gli stessi che vengono ripetuti anche in questi giorni, solo per spiegare che, però, ci sono ostacoli e occorre tempo. Di tempo ne è trascorso tantissimo, otto anni, e si vede poco o nulla. Indispettiscono le fanfare pre elettorali di questo periodo, solo per ripetere che s+, quella cosa si farà , ma negli anni prossimi. Non si sa quanti.
Il 5G è un cavallo vincente, è qu7alcosa di molto grande e di molto importante. Un colpo d’ala, appunto. O almeno speriamo che lo sia, viste le premesse e i nomi di chi siede attorno al tavolo. Ma indulgere all’eccessiva fiducia sarebbe un male, un errore insanabile. Vediamo i fatti e annotiamo le date, gli impegni, le scadenze. Il tempo è un valore non rinnovabile: e ne abbiamo perso un’infinità . Sarebbe la fine se il cxolpo d’ala fosse di gallina, anziché di aquila.
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