Teramo sacrificata alla politica


Per una città in ginocchio come Teramo in questo momento perdere il sindaco – qualsiasi sindaco – è il peggio che possa capitare. La città viene sacrificata sull’altare becero della politica. Se sono vere dimissioni quelle di Brucchi (per ora annunciate), e se dovesse arrivare il commissario, sarebbe la prova – di cui non c’era bisogno – di una superficialità, di una incoscienza, di una indifferenza ai cittadini con pochi precedenti.
E’ augurabile che in una ventina di giorni si arrivi ad una soluzione che garantisca un governo comunale. Altrimenti, la politica dimostrerebbe la propria pochezza che un tempo era soltanto risibile e patetica, oggi sarebbe dolosa e irresponsabile. Che tutto accada nella città in cui riposa Pannella, è desolante.

PENSIERINO – In Regione torna a infuriare la polemica sui tagli ai compensi d’oro e ai vitalizi immeritati. Una pantomima vergognosa e bisunta. Resta immutata la realtà che dura da sempre: nessun taglio, proposte di legge insabbiate, patetiche sceneggiate, strepiti spudorati.



22 Aprile 2017

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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