Terremoto: azzeramento tasse e contributi in Comuni cratere
Pescara – Nei Comuni del Cratere sismico 2016, per un periodo di 2 anni (prorogabili di un’ulteriore annualita’), le imprese saranno esentate dagli obblighi fiscali e contributivi.
Lo ha annunciato, questa mattina a Pescara, il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, illustrando i principali aspetti del nuovo decreto sul terremoto approvato dal Governo martedi’ scorso. “Si tratta di un provvedimento adottato per la prima volta in Italia – ha spiegato D’Alfonso – perche’ riguarda sia gli adempimenti fiscali, che quelli contributivi. Per centrare l’obiettivo e’ stato portato avanti un lavoro minuzioso, che ha visto l’impegno del premier Paolo Gentiloni, del sottosegretario Maria Elena Boschi, del ministro Pier Carlo Padoan, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, di tutte le rappresentanze italiane al Parlamento europeo. E’ un grande risultato, anche perche’ il rischio era di vedere ricostruite le mura e gli edifici dei borghi dell’Appennino, senza pero’ che in quelle aree tornasse anche la vitalita’ economica”. L’azzeramento degli obblighi fiscali e contributivi, pero’, rappresenta solo il primo traguardo che la Regione punta a centrare. “Ora – ha aggiunto il presidente D’Alfonso – si apre la partita per ottenere la riduzione e la semplificazione dei procedimenti amministrativi, cosi’ da accelerare tutti i processi legati alla ricostruzione. Cosi’ come abbiamo gia’ incassato un primo via libera allo slittamento di un anno delle rate dei mutui con la Cassa Depositi e Prestati, contratti dai Comuni colpiti dal sisma. Altre misure, infine, riguarderanno il potenziamento degli organici degli uffici delle Province incaricati della ricostruzione e provvedimenti a favore degli altri centri, non ricompresi nel Cratere, che insistono pero’ in zone a rischio sismico elevato”. Il nuovo decreto del Governo formalizza, come gia’ sottolineato nelle scorse settimane, l’istituzione di un fondo di un miliardo di euro l’anno per 3 anni (dal 2017 al 2019) da destinare alla ricostruzione delle aree terremotate di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio.
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