Cisl e Fisascat interregionale: no alle aperture selvagge esercizi commerciali
Pescara – (F.C.). “Siamo contrari alle aperture selvagge degli esercizi commerciali”. Lo dichiarano Maurizio Spina segretario generale della Cisl Abruzzo Molise e Leonardo Piccinno, segretario della Fisascat interregionale, unitamente al Comitato esecutivo della Cisl Abruzzo Molise a sostegno, con forza, dell’azione di denuncia intrapresa dal segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan, sulla vertenza aperta dalla Fisascat nell’ Outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria). “La Cils e la Fisascat – sottolineano i due sindacalisti – si sono sempre opposte alle aperture festive degli outlet e, in genere, degli esercizi commerciali, i cui orari sono stati liberalizzati dal Governo Monti. L’Abruzzo e’ la seconda regione italiana con la percentuale piu’ alta per la concentrazione di centri commerciali: per ogni mille abruzzesi ci sono 205,45 metri quadrati di centri, a fronte dei 179,6 della Lombardia. Il Molise, invece, registra valori piu’ contenuti: 95,05 mq di aree sono destinate alla grande distribuzione per ogni mille abitanti”. “Secondo le ultimi indagini i consumi sono in calo. Le famiglie abruzzesi e molisane non spendono piu’, e per questo non si giustificano le aperture durante le festivita’. Lavorare a Pasqua non significa altro che proseguire nella disumanizzazione del lavoro”, affermano Spina e Piccinno. “All’andamento negativo dei consumi – proseguono – bisogna aggiungere il fatturato dei negozi durante i giorni domenicali: non e’ aggiuntivo a quanto prodotto durante la settimana, ma e’ solo sostitutivo. La decisione delle aperture selvagge non porta beneficio al commercio e ai portafogli delle lavoratrici e dei lavoratori”. “Sono stati proclamati due giorni di sciopero a Serravalle Scrivia, vicino Alessandria, sull’apertura a Pasqua dell’outlet. Anche in Abruzzo e in Molise ci saranno varie iniziative per sensibilizzare le persone al problema e suggerire alle famiglie di trascorre piu’ tempo insieme concedendosi un po’ di riposo e lunghe passeggiate nei parchi e non nei centri commerciali” cosi’ polemizzano i due segretari sulla liberalizzazione degli orari. “Il Giorno di Pasqua non puo’ diventare un giorno di consumismo. Per questo invitiamo i cittadini a non fare shopping a Pasqua. Le aperture andrebbero concordate con enti locali e sindacati. Quando si parla di flessibilita’ oraria, bisogna rivendicare una contrattazione di secondo livello sull’organizzazione del lavoro, capace di regolamentare un certo numero di prestazioni domenicali e festive su base volontaria e maggiorazioni economiche che riconoscano e premino l’impegno e la professionalita’ dei lavoratori”, hanno proposto i segretari generali della Cisl e della Fisascat dell’Abruzzo e del Molise.
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