Lettere – Primarie? No, grazie
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Grazie alle primarie un partito che ha la pretesa di chiamarsi partito democratico della sinistra s’e’ ritrovato per segretario uno che non ha e non ha mai avuto niente in comune col partito e con chi lo votava. Di peggio, il Paese s’e’ l’e’ ritrovato come leader, con tanto di “seguito” completamento estraneo verso chi diceva di rappresentare. Ora tocca a L’ Aquila scoprire che in pratica alle primarie puo’ votare chiunque, dall’ universitario di Bolzano purche’ domiciliato, ovvero abiti anche saltuariamente e riceva la posta a L’Aquila e quindi anche il militare di Rionero in Vulture domiciliato presso la caserma degli Alpini e chi sta qui col permesso di soggiorno. Tutte persone che partecipano alle primarie per il candidato sindaco a L’ Aquila e poi votano per il sindaco a casa loro. In piu’ i sedicenni, che “qualcuno” ha deciso di inserire tra gli aventi diritto (e i quindicenni?). Sara’, ma queste primarie non mi piacciono affatto. Forse perche’ nessuno puo’ evitare che uno voti alle primarie di piu’ partiti, alla faccia della logica. Mi fa pensare ad un’assemblea di condominio a Caserta nella quale l’amministratore e’ scelto anche dalla suocera del rag. Rossi che s’e’ piazzata da lui da tre mesi, anche se risiede a Cinisello Balsamo.
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