Project financing: Febbo, su ospedale Chieti ancora molte ombre
Chieti – “Leggendo per intero il verbale della riunione del 13 marzo scorso avente per oggetto il Project financing emerge un atteggiamento arrogante, sconclusionato e prevaricatore assunto dalla Regione Abruzzo circa la procedura relativa alla nuova costruzione, demolizione, ristrutturazione definitiva ed esternalizzazione dei servizi, dell’ospedale clinicizzato Santissima Annunziata di Chieti, nonostante nei precedenti tavoli di lavoro fossero emerse numerose criticita’ e defezioni importanti”. Questo il primo commento del presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo, del consigliere provinciale Emiliano Vitale e il consigliere comunale Micomonaco Maura durante una conferenza stampa tenutosi questa mattina a Chieti Scalo dove sottolineano come “intorno a questa vicenda ci sono ancora molte ombre e procedimenti poco chiari che Regione e Asl devono spiegare”. “Dopo aver inviato delle puntali richieste scritte – illustra Febbo – a oggi, infatti, non ci sono ancora risposte ufficiali su questioni fondamentali come: 1) l’esito dell’eventuale interlocuzione tra il Presidente D’Alfonso e il Presidente Variati circa il problema con la Provincia di Vicenza in merito al rispetto delle norme di collocazione al lavoro dei disabili da parte della ICM SpA, ragione per cui il RUP della Asl non potrebbe attestare la compiutezza documentale, (il nostro Presidente ancora comprende che queste ‘interlocuzioni’ sono considerate traffico di influenze illecite!); 2) conoscere, se composto e insediato, l’atto istitutivo di un apposito organo collegiale tecnico vista la volonta’ della Regione di avocare a se’ la competenza della procedura di ‘pubblico interesse’; 3) sapere da parte del Direttore Generale della Asl se e’ stata costituita, e da chi e’ composta, la Commissione per valutare nel merito la proposta del Project financing sul piano tecnico ed economico-finanziario; 4) come mai non e’ stato piu’ costituito il pool di tre esperti in materia giudico/amministrativa previsto nell’incontro del 29 dicembre 2016. Si trattano tutti di quesiti emersi dopo aver letto il verbale dell’ultima riunione del 13 marzo scorso lasciandomi sconcertato su molti passaggi. Un incontro – continua Febbo – nel corso del quale emerge in tutta evidenza la stortura amministrativa che ruota intorno al procedimento messo in piedi da questo esecutivo regionale al fine di realizzare a tutti i costi il nuovo ospedale con il progetto di finanza. Innanzitutto, D’Alfonso dovrebbe spiegarci come mai nell’ultima riunione si sono registrate le assenze pesanti dell’avvocato Mastrangelo e dell’ingegner Manci, visto che erano i professionisti che avevano sollevato dubbi amministrativi e procedurale sul progetto. Infatti, e’ sorto un nuovo problema che riguarda espressamente la valutazione sul piano tecnico ed economico finanziario della proposta della ICM e la sua rispondenza al pubblico interesse. Questione che non e’ nuova, infatti gia’ nel passato sia il RUP che l’ufficio legale della ASL hanno segnalato tale problematica, lo stesso assessore Paolucci ha manifestato nella scorso verbale del 29.12.2016 la mancanza o comunque la mancata valutazione del rischio di impresa fatta proprio anche dal Direttore Amministrativo ASL dott.ssa Di Pietro, anch’essa non partecipante alla riunione del 13 marzo cosi’ come i funzionari della ASL hanno evidenziato la mancanza di qualsiasi programmazione sanitaria regionale in tal senso.
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