Nattarella, una giornata importante per Sulmona
Sulmona – “Il mio pensiero è rivolto alle nuove generazioni, a cui è dedicato questo prestigioso convegno internazionale di studi ovidiani, indirizzando a Lei, Presidente, la preghiera di avere a cuore e di sostenere politiche e iniziative a favore di questa terra e dei suoi giovani. Chiedo, inoltre, “alta protezione” per la nostra Sulmona e il suo territorio, che oggi ricerca il senso di comunità e il riscatto da un destino di declino”.
Con queste parole, il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, dice una nota del comune , sul palco di un gremitissimo teatro “Caniglia”, ha concluso il suo intervento dando il benvenuto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ringraziandolo “per aver voluto onorare, con la sua presenza, la Città di Sulmona e l’intero Abruzzo, ma soprattutto Ovidio, il suo figlio più illustre, che, a duemila anni dalla sua scomparsa, conserva ancora intatto il suo mito e il suo fascino”.
Una giornata importante per Sulmona, che entra di fatto nelle pagine della storia della città peligna. Ulteriore regalo a questo territorio è stato l’intervento del Capo dello Stato, il quale, al microfono, ha sottolineato come Sulmona sia una città dalla grande storia,che merita un futuro adeguato, e come la cultura sia un fattore importante in momenti di crisi, in quanto senza la quale non si avrebbe la capacità di affrontare problemi, difficoltà e futuro.
Il sindaco Annamaria Casini ha accolto, insieme al Governatore regionale Luciano D’Alfonso, il Capo dello Stato, omaggiando la Statua di Ovidio in una piazza XX Settembre colorata da sorrisi e bandierine di tantissimi alunni delle scuole locali, dove componenti della Brigata Majella hanno salutato il Presidente, come anche ha fatto un gruppo di persone, guidato da Giuseppe Evangelista, che, negli anni cinquanta hanno partecipato, insieme all’attuale Capo dello Stato, a un Campeggio Nazionale della Gioventù di Azione Cattolica svoltosi a Pescopennataro. Dopo aver attraversato via De Nino, il Presidente Mattarella, insieme al Sindaco Casini e al Governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso, ha fatto ingresso in teatro, dove ad attenderli c’era il Presidente del Consiglio comunale Katia Di Marzio. Breve sosta nel Foyer, in cui il primo cittadino ha donato al Capo dello Stato una prestigiosa riedizione dell’antica “Rassegna abruzzese di storia e arte”, opera di Giovanni Pansa e Pietro Piccirilli, storici sulmonesi, per un’edizione curata dal compianto professor Giuseppe Papponetti.
Il Presidente ha, poi, incontrato in maniera riservata, la Famiglia Di Lorenzo, prendendo poi posto nella prima fila della platea, accanto al Governatore regionale, al Prefetto dell’Aquila, al Sindaco e all’assessore regionale Andrea Gerosolimo.
“Oggi 6 Aprile il mio pensiero va alle 309 vittime del terremoto dell’Aquila, tra cui la sulmonese Roberta Zavarella” ha affermato il sindaco nel suo discorso, non dimenticando “tutte le altre vittime delle calamità più recenti e del terrorismo. Un pensiero” ha aggiunto “volge a Fabrizia Di Lorenzo e a quello che la sua figura rappresenta per Sulmona: una giovane figlia meritevole, impegnata, studiosa e protesa verso un brillante futuro, la vera risorsa di ogni territorio”. Ed è proprio sul futuro delle nuove generazioni in questo territorio che il sindaco Casini ha voluto incentrare il suo dire rivolto al Capo dello Stato. “E’ una giornata straordinaria quella di oggi per Sulmona” ha commentato “Ho voluto dire grazie a tutti coloro che oggi hanno voluto contribuire a rendere questa giornata ancora più solenne, affollando il teatro, ancora una volta testimone di una pagina storica per la Città di Sulmona. E’ una grande emozione, a meno di un anno dal mio insediamento, misurarmi con un compito così arduo, ma nello stesso tempo così stimolante, ovvero quello di essere alla testa di un’organizzazione così complessa, quale quella delle Celebrazioni del Bimillenario, e trovarmi addirittura a dare il saluto al Presidente della Repubblica, che, oggi, con la sua presenza a Sulmona, ha donato un entusiasmo tale che spinge me e tutti coloro che credono in questa città a lavorare ancora con più forza, al fine di far leva sulla cultura come risorsa principale e a permettere a questo territorio, martoriato dalla crisi e da gravi problematiche, colpito da eventi sismici, di poter riuscire ad alzare la testa degnamente, come questa città, da un passato glorioso, merita”
Non c'è ancora nessun commento.