Otto anni, i nuovi politicanti muti
Siamo alle strette, i nomi dei nuovi politicanti che aspirano quanto meno a sgomitare per essere eletti a giugno lasciano arrivare e trascorrere l’ottavo anniversario della distruzione aquilana. Leggendo nei loro programmi, nelle loro sparatine piene di banalità , tra le loro amorfe ideuzze sui soliti luoghi comuni, è vistosa l’assenza di pensieri su come dovrà essere L’Aquila domani. Sulle infinite incompiute, sulle vergognose mancanze non politiche, ma semplicemente umane. Che non vi sia ancora un monumento alle vittime del sisma è così desolante, che un vero politico dovrebbe farne il suo impegno numero uno.
Fiaccolata, retorica, lacrime (finte, spesso) torneranno stanotte, e domani comincerà il nono anno. Che sarà ricolmo di vuoto come l’ottavo , si teme. Vuoto nei cuori, oltre che nelle menti. Tanto, si sa, i 309 morti riposano sulla collina del poeta .
PENSIERINO – Il buio nell’anima? Non è solo un bellissimo film di Neil Jordan. Aleggia ovunque, ci incalza, tra barbarie e ferocia crescenti. Nessuna luce lo allevia.
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