S. Pezzopane: alcune norme rallentano la ricostruzione


L’Aquila – (F.C.). “Sono stati anni lunghissimi ma il ricordo di quelle ore, di quei giorni, sono ancora laceranti. La nostra comunita’ ha rischiato di scomparire, di subire un colpo mortale, ma c’e’ stata pero’ una reazione. A distanza di 8 anni, esaminando tutto cio’ che e’ accaduto in questo arco di tempo, il giudizio e’ in chiaro-scuro”. Cosi’ la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, all’epoca dei fatti presidente della Provincia dell’Aquila, commenta l’ottavo anniversario del sisma che il 6 aprile 2009 distrusse il capoluogo e il circondario. “La reazione della popolazione e delle istituzione – aggiunge – ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti, nel senso che abbiamo frenato la fuga degli aquilani e finalmente il centro storico vede la presenza di oltre 100 gru. Pero’ rimane la preoccupazione per i tempi ancora troppo lunghi per la grave situazione economica e sociale e per il sovrapporsi in piena ricostruzione dell’ultima sequenza sismica che da agosto a gennaio ha fatto nuove vittime, anche se in Abruzzo, pur se ancora ferito, non ci sono stati decessi. C’e’ tuttavia una nuova paura, una nuova insicurezza. Proprio in questi giorni – ricorda Pezzopane – il Senato approva il decreto terremoto per rispondere in maniera piu’ efficace alle esigenze delle popolazioni del centro Italia. Ma nello stesso decreto abbiamo dovuto riproporre nuove norme per fronteggiare le ulteriori esigenze del Cratere 2009 e cio’ per rendere piu’ celere e piu’ efficace il processo di ricostruzione”. La senatrice sottolinea che “continua ad essere sottovalutato il ritardo della ricostruzione pubblica: ritengo grave – afferma – che non si voglia prendere atto che con le norme attuali la ricostruzione pubblica e’ veramente una missione impossibile. La norma introdotta nel decreto terremoto centro Italia per favorire e accelerare la ricostruzione delle scuole deve essere assolutamente concessa anche nei territori del terremoto 2009. In tal senso – annuncia Pezzopane – mi battero’ in Senato perche’ se e’ vero che sono passati 8 anni e’ vero anche che ci sono alcune risposte che ancora non arrivano. In sostanza – spiega infine la senatrice – cio’ che chiedo e’ che anche per il Cratere aquilano venga prevista la procedura d’appalto integrato (uno strumento piu’ celere per l’affidamento dei lavori pubblici) gia’ previsto nel decreto terremoto del centro Italia”.


04 Aprile 2017

Categoria : Politica
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