Dalla Sardegna 1000 pecore per i pastori umbri
Pescara – Oggi i volontari delle sezioni del Corpo Ausiliario di Soccorso Internazionale di San Silvestro (Casiss) di Chieti e Pescara si sono dati appuntamento a Cascia, per offrire supporto ai loro colleghi giunti dalla Sardegna con al seguito le mille pecore donate dai pastori sardi ai loro colleghi umbri duramente colpiti dal terremoto.
La donazione rientra nell’ambito di un’antichissima tradizione della civiltà pastorale sarda, Sa Paradura, “il pareggio”: quando un pastore perde il proprio gregge, gli altri pastori del circondario mettono a sua disposizione una pecora ciascuno, così da ricostituire il gregge perduto. Al pastore che beneficia di Sa Paradura non viene richiesto null’altro che ricambiare il gesto in caso di bisogno.
Così lo scorso venerdì 31 marzo dal porto di Olbia è salpato il traghetto messo a disposizione dalla Tirrennia Navigazione con rotta Civitavecchia. A bordo le mille pecore frutto di Sa Paradura, ma anche il necessario per la preparazione del grande pranzo a base di prodotti tipici sardi offerto dagli isolani alle popolazioni terremotate di Cascia e alcuni tra i gruppi musicali più famosi della Sardegna che hanno allietato la festa con i loro brani.
Già nel 2009, in seguito al terremoto dell’Aquila, gli allevatori sardi avevano fatto ricorso a Sa Paradura per aiutare i pastori abruzzesi a riprendere le loro attività distrutte sotto le macerie. Quest’anno, dopo i disastri provocati dal ripetersi della scosse sismiche in Centro Italia, i pastori sardi, con la collaborazione di Regione Autonoma della Sardegna, Coldiretti, e vari enti locali tra cui le sezioni Casiss della Sardegna, hanno ripreso il mare per portare aiuto all’Umbria e una grande lezione di civiltà a tutta l’Italia.
La cerimonia di consegna degli ovini è avvenuta nell’ambito della Fiera di Capo Lanuto. La giornata ha avuto inizio nella mattinata con l’apertura degli stand e le esibizioni dei gruppi folcloristici umbri e sardi tra le vie di Cascia, per culminare nel pomeriggio con il suggestivo rituale di Sa Paradura, iniziato la transumanza delle pecore verso Piazzale Papa Leone XIII e, a seguire, la consegna delle pecore. La festa si è conclusa all’insegna della musica, con il concerto che ha visto alternarsi sul palco Tullio De Piscopo, Istentales, Coro Amici del Folklore (Nuoro), Tenore Unta Vona (Orgosolo), Mamutzones Antigos (Samugheo), Francesca Lai e Maschere S’Urtzu (Sadali). Nell’occasione gli Istentales hanno presentato il nuovo singolo “A mani nude”, realizzato in collaborazione con Roberto Vecchioni, il cui ricavato sarà interamente devoluto a favore delle popolazioni terremotate.
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