Banca della terra, soddisfazione M5S
L’Aquila – Terreni abbandonati, di privati o pubblici, saranno assegnati ai cittadini che ne faranno richiesta per coltivazioni che diano all’Abruzzo uno slancio verso Lavoro, lotta al dissesto irogeologico e tutela del territorio. “Una grande vittoria” commenta il primo firmatario della legge Pietro Smargiassi. “La banca della Terra e’ una legge che concretamente offre un’opportunita’ di lavoro ed allo stesso tempo risana il territorio sia dal punto di vista idrogeologico che paesaggistico. Siamo orgogliosi di questo successo ed e’ la prova che il M5S e’ propositivo ed e’ assolutamente pronto a Governare questa Regione” La banca della terra, infatti, permette di avviare nuove attivita’ agricole a soggetti che attualmente ne risultano impossibilitati poiche’ non in possesso di terreni da destinare a tale scopo. In questo modo si vuole dare un impulso allo sviluppo del settore agricolo abruzzese ed alla produzione di prodotti autoctoni, incentivando la nascita di nuove aziende o l’ampliamento di quelle esistenti, con particolare riguardo verso i giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’agricoltura, i disoccupati e verso le cooperative che intendono espandersi. Il regolamento prevede che i terreni siano censiti dai Comuni o dalle loro unioni con il supporto dei Centri di assistenza agricola. I beni da censire possono essere segnalati dagli stessi proprietari. I Comuni trasmettono alla Regione Abruzzo, l’elenco delle particelle catastali disponibili. Il Dipartimento politiche dello sviluppo rurale predispone gli avvisi contenenti le modalita’ di richiesta dei terreni censiti e i criteri per l’assegnazione. I richiedenti dei terreni devono presentare un idoneo piano di coltivazione. Nelle assegnazioni hanno priorita’ i lavoratori svantaggiati compresi i disoccupati.
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