Filca – Cisl: “Troppe irregolarità nei cantieri della ricostruzione”
L’Aquila – Il rafforzamento degli strumenti a disposizione delle Casse edili, indebolite dalla nuova procedura del Durc on line, per determinare la quantità e la qualità della manodopera impiegata nei cantieri della ricostruzione, certificare la professionalità dei lavoratori edili ed evitarne la dequalificazione”.
E’ la richiesta avanzata dal segretario Filca- Cisl della provincia dell’Aquila, Pietro Di Natale, nel corso di una riunione con i vertici dell’Ispettorato del Lavoro, il dottor Luca Camplese e la dottoressa Carmen Vecchio, convocata per analizzare la situazione del settore edile. “Nell’incontro, positivo e proficuo, è stata concordata una nuova linea di intervento nei confronti delle imprese irregolari, rivolta in particolare al rilevamento della dequalificazione dei lavoratori ed al basso numero di ore dichiarate nei prospetti paga dei lavoratori, per rafforzare l’azione, già incisiva ,che gli ispettori svolgono giornalmente nei cantieri”.
La Filca- Cisl ha evidenziato “l’ evidente vuoto normativo che impedisce di stabilire con certezza l’indice della congruità della manodopera necessaria alla ricostruzione degli immobili danneggiati. Vuoto che poteva essere colmato già nel 2009, con una legge regionale o con un apposito decreto redatto su misura per la ricostruzione. Una occasione mancata. Nei prossimi giorni, a Roma, si terrà un importante incontro tra le parti sociali nazionali ed il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, per approntare un nuovo decreto”, prosegue Di Natale, “l’obiettivo è evitare gli errori commessi nella ricostruzione del cratere aquilano. La Filca- Cisl ha illustrato il pacchetto di proposte volto alla rimodulazione dei controlli anche nella riunione che si è tenuta a Roma, la scorsa settimana, alla presenza dei direttori delle casse edili industriali ed artigiane e dei vertici dell’Ance nazionale”. Tra le priorità, il rafforzamento degli strumenti da mettere a disposizione delle casse edili indebolite dalla nuova procedura del Durc on line ,per determinare la quantità della manodopera occorrente nella realizzazione delle opere e per certificare la professionalità dei lavoratori edili evitandone la dequalificazione. “Proposte”, pèrosegue Di Natale, “ inviate anche all’Osservatorio per la Ricostruzione della Prefettura dell’Aquila, al quale il nuovo Prefetto appena insediato sta dando maggiore impulso, comprendendo l’importanza e l’efficacia di questo strumento. Data la continua movimentazione di personale nei cantieri, è necessario applicare nuovi strumenti di rilevamento della manodopera. Le nuove figure professionali e tipologie lavorative vanno valorizzate per favorire una ricostruzione di qualità”.
La Filca- Cisl chiede, inoltre, “che fine abbia fatto il badge istituito dal comune dell’Aquila per il rilevamento dei flussi della manodopera nei cantieri”.
(Ndr) – Dopo otto anni il sindacato parla di irregolarità nei cantieri della ricostruzione. Otto anni durante i quali tutta la stampa ha più e più volte riferito di situazioni irregolari, di lavoro nero, di cantieri insicuri o fermi, di un eccessivo numero di lavoratori stranieri, di subappalti sospetti, ma soprattutto di lavori lunghissimi, costosissimi. Bloccati o fermi senza spiegazioni. Per non dire delle incompiute che, come dice la stampa, bloccano almeno 8.000 posti di lavoro. E se il sindacato si dimostrasse più sveglio, tempestivo e combattivo?
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