“Rabbia e indignazione più che ragione”
L’Aquila – Scrive Angelo Ludovici, segretario del Partito dei comunisti italiani dell’Aquila: “Rispetto ad una situazione così complessa e complicata più che alle analisi politiche vorrei mettere l’accento sullo stato d’animo mio e di tante altre
persone, dove la rabbia e l’indignazione prevalgono sulla ragione. Come si fa a giustificare o ad accettare le scuse per le cose dette in quelle maledette registrazioni. Il problema è che possiamo solo condannarle moralmente ma non
a livello giudiziario. Non possiamo che denunciare il cinismo insite in esse, ma se questi signori sono venuti a L’Aquila in questi mesi, non sono venuti solo per ridere ma per fare le cose che hanno detto: affari. E’ da augurarsi che
dopo queste rivelazioni anche il Procuratore dott. Rossini aggiusti il tiro
e, oltre ad indagare sulle responsabilità per le tragedie umane provocate dal
sisma, apra il capitolo sul progetto C.A.S.E. e sulle forniture della
Protezione Civile. Gli eventi che si sono precipitati negli ultimi giorni in
qualche modo erano prevedibili, ma non in questa dimensione. Tre giorni fa,
dopo l’esplosione dello scandalo della Maddalena, in un comunicato del mio
Partito si affermava che “Lo scandalo è avvenuto in Sardegna ma riteniamo
che la vera partita si giocherà un’altra volta in casa nostra, soprattutto per
le implicazioni e ricadute politiche che avrà questa inchiesta”. Ma la cosa
altrettanto drammatica è che il giorno dell’esplosione dello scandalo
Maddalena quasi tutte le autorità cittadine e regionali, a cominciare dal vescovo, si
sono scamiciati per esprimere la loro solidarietà a Bertolaso e che, per le
cose fatte, era quasi da santificare, mentre gli elementi del rinvio a
giudizio dei giudici di Firenze erano da prendere con le pinze. La stessa sorte è
toccata a tutte le prese di posizione contrarie ad esprimere solidarietà
alla
“deus ex machina”. Non so se con il senno del poi qualcuno s’è pentito ma,
sicuramente prendiamo atto della dichiarazione forte del Sindaco contro
questi
“sciacalli”. La cosa che sconvolge è che in questi mesi, in questa città,
mentre una nutrita minoranza ha tenuto alta la bandiera della critica e
della
denuncia politica ed ha segnalato puntualmente la degenerazione democratica
della Protezione Civile, le rappresentanze istituzionali festeggiavano le
grandi conquiste e i miracoli ed isolavano i cosiddetti “rompipalle”. L’
Amministrazione comunale non s’è degnata di convocare neanche una riunione
della maggioranza che l’ha eletta mentre nominava a dirigenti e responsabili
della ricostruzione del centro storico funzionari condannati. Una situazione
paradossale che obbliga ogni uomo intellettualmente onesto a fare un
bilancio
ed a fare le proprie scelte. L’emergenza terremoto è ancora all’ordine del
giorno ed ormai le scorciatoie dei miracoli non ci saranno più.
Probabilmente
anche questo scandalo non è casuale, si entra in una nuova fase dell’
emergenza
e degli affari. Speriamo che…ce la mandi bene.
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